Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
Un film buono ma non necessario, dove degli ottimi personaggi rimangono invischiati in una narrativa prevedibile e scontata.
Jason Bourne è tornato, o meglio è rinato dalle ceneri. Il precedente The Bourne Legacy mi sono rifiutato di vederlo, un film in più privato della figura carismatica interpretata da Matt Damon. C'è poco da dire, senza di lui non esiste Jason Bourne.
Il suo ritorno dunque ha portato nuova linfa a questo nuovo capitolo della saga? No, anzi volendo esser del tutto sinceri non era per niente necessario. Con questo non voglio dire che sia un pessimo film, anzi la regia di Greengrass si fa sempre notare, in particolar modo nelle scene d'azione, però narrativamente parlando si rifà fin troppo ai vecchi capitoli non offrendo nuovi spunti alla saga. Il che non è non è un male se lo vediamo attraverso gli occhi di un appassionato. I temi trattati sono perfettamente in linea con la serie; la privacy, la trasparenza applicata ai social network. Ormai però l'effetto novità è finito da un pezzo e il cinema d'azione ha iniziato ad abusare parecchio di queste tematiche ( per far un esempio non tanto distante, Spectre ). Quello che conta è come sono inserite all'interno del contesto. E da questo punto di vista, Bourne pare esausto. Gli intrecci, seppur sostenuti da un buon ritmo (e da un ottimo uso del montaggio). Bourne è come sempre un occhio onnipresente che riesce in qualche maniera ad eludere costantemente il grande occhio americano.
Quest'ultimo non così infallibile come si crede. Ottimi gli attori e le new entry ( Julia Stiles su tutti), in grado di fornire credibilità alle situazioni. L'unico elemento in grado di fornire una ventata d'aria fresca è la presenza (seppur nei flashback) del padre di Bourne. Il film infatti s'incentra ancora una volta sul passato di Jason, sula sua vera identità che porta il nome di David webb. Un personaggio, quello di Matt Damon in costante conflitto con se stesso, ora più che mai dato che ricorda tutto. Ciò che non immaginava è che la verità non gli avrebbe portato la pace interiore. Un personaggio che ha ancora qualcosa da dire insomma e il finale aperto lascia spazio ad ulteriori seguiti. Bisogna vedere però se avranno l'accuratezza e l'intelligenza di dare valore ad un personaggio come Bourne, ora che ha finalmente regolato i conti con il suo passato.
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