Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
Quinto film di Bourne, quarto con Matt Damon dopo la parentesi Jeremy Renner. Adesso che Jason Bourne ha ritrovato la sua memoria, la Cia è ancora più inguaiata che mai, perché l'uomo sa cose comprometenti. Film di spionaggio dove come i precedenti l'azione veloce la fa da padrone. Se Matt Damon è in forma, Tommy Lee Jones, molto meno.
Sembra che oggi l'antidoto al bondismo, sia classico che moderno resti quello di Tom Cruise con Ethan Hunt e questo di Jason Bourne di Matt Damon. Ma fra agenti che svolgono missioni impossibili e smemorati, quel che fa più danno è proprio il secondo, specie se quest'ultimo recupera la memoria ed inizia a far vacillare la solidità della CIA. Quinto film tratto dalle gesta di Jason Bourne, quarto con Matt Damon e socondo tratto da un soggetto originale rispetto ai primi tre libri usciti molti anni fa. Matt Damon è in forma, a dispretto dei suoi 45 anni che non fanno più tanto ragazzino trentenne degli inizi della saga, anche se Tommy Lee Jones inizia a un pò a stufare nel ruolo d'inseguitore à la "IL FUGGITIVO"...saranno le rughe eccessive e la sua faccia ancor più butterata di quella di ventitré anni fa. Buono il ruolo di Vincent Cassel, cecchino francese degno del suo omonimo di "AGENT SECRET" , inutile Julia Stiles, che qui ci saluta, mentre subdola e doppiogiochista la new entry Alicia Vikander. Ah, dimenticavo: imbarazzante il parrucchino di Greg Henry, nel ruolo del padre di Bourne! Ottime le location, anche se le scene sono così iper-veloci che rischi il mal di testa. Buon film, ma spero vivamente sia l'ultimo della serie
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Lo spero anch'io, Marco, ma i 400 e passa milioni incassati al botteghino, sommati al finale 'aperto' di questo capitolo 5 sono tutti eccellenti indizi per un capitolo 6 in un futuro non troppo lontano. Ma, ripeto, anch'io mi auguro che Greengrass e soprattutto Matt Damon si rendano conto di quanto sarebbe controproducente (pecunia a parte), facendo così desistere i produttori.
Un saluto,
Marco
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