Regia di Babak Anvari vedi scheda film
Under the shadow è un horror particolare, di forte impronta autoriale che usa le regole del genere per far emergere un forte discorso sociale e politico. Nell'Iran della rivoluzione khomeinista, ulteriormente radicalizzato dalla guerra senza fine con il vicino Iraq, si assiste ad una forte regressione della condizione femminile del paese. Non è un caso che sono due figure femminili ad essere poste sotto attacco non solo dai missili che piovono su Teheran, ma dai demoni della mitologia araba che sono l'incarnazione stessa del vento che spira nella nazione persiana. Si appropriano o nascondono oggetti che sono fortemente legati con la persona che li possiede.
Shired è una donna forte e razionale che si trova a dover lottare non solo contro queste creature ultraterrene, ma anche con l'ottusità di un regime che le impedisce di proseguire la carriera accademica, privandola di un'alternativa differente dal destino di semplice donna di casa. L'invasività di queste presenze lascia soprattutto il segno nella dimensione domestica che diventa sempre più caotica. E' proprio su questo elemento che il film centra il suo bersaglio. Il caos penetra all'interno delle mura dell'appartamento. Non esiste scampo nemmeno nel posto ritenuto puù sicuro, distruggendo gradualmente l'unico spazio di piccola indipendenza di fronte ad un esterno ormai ostile. La fuga è solo l'epilogo amaro di una sconfitta, di una vita ormai senza futuro. Non è un horror per tutti, bimbominkia in primis.
Voto 7,5
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