Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
Come spesso succede, il titolo italiano fuorvia non poco da quello che il film vuole rappresentare, catalogandolo come solo film di guerra, mentre le argomentazioni non sono quelle, anche se il contesto in parte ci porta in quel terreno.
Qui è uno scontro o una riflessioni su culture diverse, un film forse anche un po' troppo simbolico, ma che in parte riesce ad assolvere a quanto la regia si era proposta.
Gli sceneggiatori non riescono in pieno a sostenere il discorso, e si disperdono un po' nei dialoghi, che inaridiscono, in parte, la storia, rendendola meno fluida.
Il concetto europeo di arte messo a confronto con la concretezza di pensiero americana, e tutte e due soggetti alle dure leggi della guerra, fa si che la diatriba ci prenda, ma il discors, come ho già detto, di annacqua con i dialoghi.
Pollack ha dalla sua gli sceneggiatori di fiducia, ma evidentemente l'inprint non è stato quello giusto.
Una storia non semplice da mettere in film, q ualche colpo lo si è perso
Legrand data un po' troppo il film
La regia non è male e l'ambientazione, ma alcune cose non funzionano nella storia
Perfetto, e diretto magnificamente, e pur in un film corale è lui che spicca in maniera particolare
Attore non ecezionale, qui in un ruolo che rende un po' opaco, e forse il personaggio aveva bisogno di qualcosa di più
Il ruolo del conte, ha reso giusto il suo personaggio con quel tocco di aristocratico che era basilare
Ha messo molto da parte il ruolo ironico,e risulta un po' sbiadito
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