Regia di Danny Perez vedi scheda film
Sundance allo stato (im)puro. Sospeso tra Seth Rogen e David Cronenberg, Antibirth risulta essere un horror weird e allucinato, con delle sfumature tendenti, approssimativamente e (molto) artigianalmente, al psichedelico. C'è da dire, però, che il lungometraggio non eccede e non esplode mai - con l'eccezione del corroborante finale miikiano -, dimostrandosi, appunto, un lavoro inesploso, narrativamente piatto e formalmente ripetitivo. Un'opera intenzionale, in sovraccarica e consapevole lotta tra la vita e la morte del proprio corpo filmico. Ecco, Antibirth potrebbe essere definito un film-potenziale. Cinema in potenza. E, forse, doppiamente interessante anche per questo motivo.
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