Regia di Nacho Vigalondo vedi scheda film
Gloria, una ragazza sui trent'anni, dedita all'alcool ed incapace di costruirsi una carriera viene cacciata di casa dal suo compagno, che le vuole bene ma non riesce più a sopportare una tale condotta di vita. Essa, pertanto, torna nella cittadina natìa, e si stabilisce nella vecchia casa dei genitori, che non ci sono più. Incontra Oscar, un amico d'infanzia, divenuto nel frattempo proprietario di un bar, che le presenta altri amici, le offre assistenza, e infine un lavoro nel locale. Gloria è convinta di aver trovato un buon amico, ma le intenzioni di Oscar sono ben altre. Egli è infatti mentalmente instabile, propenso agli scatti d'ira e terribilmente possessivo nei confronti della giovane, che vorrebbe tutta per sè. Contemporaneamente, un mostro a forma di lucertolone inizia ad aggirarsi nella città di Seul; esso, dopo una fugace apparizione 25 anni prima, torna ogni giorno, più o meno alla stessa ora, a farsi vedere dagli abitanti della città asiatica, creando inevitabilmente distruzione. Vedendo le scene in TV, Gloria scopre dei legami con il mostro, e, approfondendo la vicenda, apprende che esso è una sua proiezione, che appare nel momento in cui lei attraversa la sabbiera di un giardino; la sua prima reazione è condividere la scoperta con gli amici. Così facendo, però, cade nelle mani di Oscar, il quale scopre che anche lui, entrando nella stessa arena, può trasformarsi in una creatura gigante: egli tenta di piegare la volontà della ragazza, minacciando stragi nella lontana Seul ad ogni rifiuto di lei. Ma Gloria è tenance e reagisce. In questo film la vicenda fantastica è un - seppur valido - pretesto per mostrare la contesa tra una donna, fragile sono in apparenza, e un uomo, mentalmente instabile, che crede di poterla controllare a suo piacimento. I personaggi sono ben caratterizzati. Gloria si mostra più dura di quanto ci si aspetti; nonostante la sregolatezza della sua vita, ha una morale solida e un carattere molto determinato. Oscar mostra immediatamente di essere interessato alla persona di Gloria, ma la sua instabilità mentale non è conclamata. Emerge in tutta la sua evidenza nel momento in cui scopre di avere in mano la chiave per controllare la ragazza. La conclusione della vicenda è legata al suo inizio - l'aspetto più "debole" del film, che racconta in maniera poco plausibile e nebulosa come i due hanno acquisito i poteri e perchè le loro proiezioni "mostruose" appaiono proprio a Seul; come un cerchio che si chiude, è nella metropoli coreana che Gloria deve recarsi per poter affrontare il suo tormentatore. Alcune sequenze sono molto ben realizzate e rimangono impresse nella memoria; la protagonista che si avvolge in un tappeto per dormire, ad esempio. Film interessante, che utilizza elementi fantastici per raccontare una vicenda purtroppo fin troppo plausibile, ben interpretato ma con alcune "forzature" nella trama che possono guastarne la visione.
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