Regia di Ritesh Batra vedi scheda film
A dirigere L'altra metà della storia è Ritesh Batra, regista e sceneggiatore di origine indiana considerato dalla rivista Variety come uno dei dieci registi da tenere d'occhio. Nato a Mumbai nel 1979, Batra ha attirato le attenzioni di pubblico e critica grazie al suo fortunato film d'esodio del 2015: The Lunchbox, premiato al Festival di Cannes e nominato ai BAFTA come miglior film straniero.
Poiché la storia raccontata abbraccia due differenti periodi temporali, ogni personaggi principale è interpretato da due differenti attori: uno per la versione adulta e uno per quella giovane. Protagonista della vicenda è Tony, portato in scena nella versione ultrasessantenne dal premio Oscar Jim Broadbent e in quella adolescenziale dall'esordiente Billy Howle. Tony vive un'esistenza tranquilla fino a quando un vecchio ricordo lo spinge a ricordare come da giovane la sua vita sia cambiata il giorno in cui nella sua scuola arriva il coetaneo Adrian, impersonato da Joe Alwyn (già visto in Billy Lynn di Ang Lee). Con la sua personalità, Adrian ha un effetto quasi immediato su Tony, colpito dalla sua intelligenza e dalle sue sfaccettature più misteriose. Tutto ciò che si sa di Adrian è ovviamente filtrato dalla prospettiva di Tony e dalla sua memoria, sempre più fallace man mano che la vicenda progredisce.
Nel periodo della scuola, grande importanza ha per Tony il primo amore rappresentato da Veronica Ford. Tanto vitale ed esuberante quando sfuggente e indecifrabile agli occhi di Tony, Veronica non è così misteriosa come sembra: è solo una donna che vive seguendo il proprio modo di pensare e non le regole dettate dalla società. Fidandosi delle proprie capacità, si comporta come meglio crede senza prendere in grande considerazione i sentimenti di coloro che non la pensano come lei. Da giovane, Veronica ha il volto dell'attrice Freya Mavor (nota per la serie tv britannica Skins) mentre da adulta è supportata da Charlotte Rampling, nominata agli Oscar per 45 anni (titolo che le è valso un Orso d'argento al Festival di Berlino 2015).
Nonostante l'ardore, la storia d'amore tra Tony e Veronica non dura. Dopo la fine della relazione, Tony è scioccato dallo scoprire che la sua amata ha deciso di stare con Adrian. Decide allora di scrivere al rivale una "lettera", che finirà per essere il catalizzatore di tutti gli eventi che si susseguiranno nel tempo. La lettera sarà nuovamente lasciata a Tony in base alle ultimi disposizioni di volontà di Sarah Ford, la madre di Veronica impersonata (nei flashback) dall'attrice Emily Mortimer. Donna dal matrimonio infelice, Sarah vede il suo rapporto con la famiglia e con i giovani amici della figlia come un complesso: raggiunta una certa età, si rende improvvisamente conto di non essere giovane. Sebbene sembri un personaggio secondario, Sarah è fondamentale per l'evolversi delle vicende e per permettere a Tony di capire cosa è realmente accaduto al suo amico Adrian (e a se stesso).
Quando riceve la lettera, Tony è oramai un uomo rassegnato a un certo modo di vivere e di relazionarsi con l'ex moglie Margaret e con la figlia Susie, interpretate rispettivamente dalle attrici Harriet Walter e Michelle Dockery. Margaret è una donna molto pratica e sensibile, quasi sempre calma, a cui Tony decide di raccontare tutta la sua storia. Susie, invece, non ha mai avuto un buon rapporto con il padre: incinta, vedrà la situazione cambiare a poco a poco man mano che l'uomo fa i conti con il proprio passato.