Trama
La solitaria esistenza di Tony Webster viene sconvolta dal ritorno in superficie di alcuni segreti del suo passato ritenuti sepolti per sempre. Sarà così costretto a confrontarsi con i lacunosi ricordi della sua gioventù, con la verità sul suo primo amore e con le devastanti conseguenze delle decisioni prese decenni prima.
Approfondimento
L'ALTRA METÀ DELLA STORIA: DA UN ROMANZO DI JULIAN BARNES
Diretto da Ritesh Patra e sceneggiato da Nick Payne, L'altra metà della storia racconta la storia di Tony Webster, un uomo non più giovane che conduce un'esistenza solitaria e tranquilla fino al giorno in cui alcuni segreti riguardanti errori del suo passato giovanile vengono alla luce rivelando verità inattese sul suo primo amore e sulle conseguenze devastanti che hanno avuto le decisione prese.
Con la direzione della fotografia di Christopher Ross, le scenografie di Jacqueline Abrahams, i costumi di Odile Dicks-Mireaux e le musiche di Max Richter, L'altra metà della storia è l'adattamento del romanzo Il senso di una fine di Julian Barnes. Dato alle stampe nel 2011 e composto da due differenti parti, il romanzo racconta di Tony e della sua vita placida e solitaria fino a quando un ricordo risalente ai suoi giorni di scuola lo costringe a ricordare il suo passato e a rimettere in discussione ciò che pensava di sapere su di esso. Basandosi sul concetto di memoria e su quanto essa sia fallace, il romanzo si muove (senza un narratore affidabile) tra due differenti periodi di tempo vestendosi ora da thriller psicologico ora da dramma. Evidenziando quali azioni - talvolta terribili - si possono compiere da giovani, Barnes riflette come il passato e i ricordi di ciò che si è commesso possano influenzare direttamente il presente, soprattutto quando del passato stesso non si ha un ricordo nitido. A proposito dell'adattamento del romanzo, racconta lo sceneggiatore: "Il modo migliore per essere fedele a un romanzo è quello di tradirlo. Avendo avuto carta bianca dall'autore del libro ho voluto strutturalmente giocare con la storia. La sceneggiatura è la storia di formazione non di un adolescente ma di qualcuno che ha oramai superato i sessant'anni. Spesso le storie di formazione riguardano per lo più persone giovani ma tutti quanti nelle nostre vite continuiamo a cambiare e a formarci a qualsiasi età in base a quello che viviamo. Ho conservato quasi tutto del romanzo ma ho anche approfondito i personaggi, come ad esempio quello di Adrian, compagno di stanza e rivale di Tony, tenendo conto dei pochi elementi disseminati tra le pagine e del punto di vista del protagonista. Il cambiamento più notevole riguarda però la figura di Veronica, primo amore di Tony. Mentre nel libro è una figura tragica, la mia Veronica è qualcuno pieno di vita e la sua vita è ancora più interessante di quella di Tony".
Il cast
A dirigere L'altra metà della storia è Ritesh Batra, regista e sceneggiatore di origine indiana considerato dalla rivista Variety come uno dei dieci registi da tenere d'occhio. Nato a Mumbai nel 1979, Batra ha attirato le attenzioni di pubblico e critica grazie al suo fortunato film d'esodio del 2015: The… Vedi tutto
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Commenti (6) vedi tutti
Film noiosissimo, ulteriormente appesantito dall'incastro dei due piani temporali. Da lasciar perdere.
commento di paoscaUn film malinconico. Le decisione prese con leggerezza in gioventà possono poi sconvolgere e cambiare radicalmente tutta la vita. La vita fugge veloce. Bravissimo Broadbent.
commento di Aiace68Uff ... come già immaginavo,la noia regna sovrana !!! voto.0.
commento di chribio1Bravi attori e buona regia ma la storia non regge. Veronica insopportabile sia da giovane che da vecchia (giustamente hanno dato la parte a Charlotte Rampling, che quanto a ispirare antipatia è una campionessa).
commento di IlNinjaBel dramma tipicamente inglese con attori che recitano molto bene le loro parti adatto per un pomeriggio con sentimento senza essere sentimentalistico
commento di claudio1959in tutta onestà, e non credo sia una questione di esotismo, quando con Lunchbox Batra ha raccontato della sua gente e della sua città, l'ha fatto con maggiore incisività. con questo film inglese il suo sguardo rimane onesto e sincero, ma forse un pochino ingessato. *** e 1/2.
commento di giovenosta