Me l'avevano detto che è un film in cui si piange; e d'altronde è noto che amore, malattia e morte sono tra gli ingrentienti migliori per ogni storia che voglia toccare il cuore. Però a me questa storia ha ricordato tantissimo una storia che ho vissuto: protagonisti diversi (Sara e Marco anzichè Katie e Charlie), due malattie diverse (sclerosi anzichè PX), due età diverse, due ambienti diversi, due finali diversi, ma ugualmente tristi. La mano che trema, il piede che cede. Chissà quante altre storie così belle e tristi ci sono e ci saranno state, nel mondo e nel tempo.
Dopo tanti anni, ancora oggi non saprei dire quale dovesse essere il finale giusto per la mia, di storia. Ma quello di cui sono certo è che comunque è stata anch'essa una storia bellissima, indimenticabile. E, come Katie per il suo Charlie, mi basta chiudere gli occhi per continuare a vedere e a sentire Sara vicina a me.
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