Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
Buon Film di fantascienza. Tema non originale, ma sviluppato bene. Discreti gli effetti speciali.
Film di Denis Villeneuve, basato sul racconto "Storia della tua vita", incluso nell omonima antologia di racconti. Louise Banks ,abile glottologa,protagonista femminile del film, racconta la nascita, la vita e la morte prematura di sua figlia Hannah a causa di un grave tumore. Poi la regia compie un salto temporale e torna al presente, Sulla terra galleggiano a mezz'aria dodici navi aliene, soprannominate "gusci" sembra in attesa di qualche contatto. Si ignora ovviamente,il motivo per cui siano arrivate e se vi sia un "disegno” dietro la scelta dei luoghi dell'atterraggio. Eccellenza in materia, proprio Louise viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti, insieme al fisico teorico Ian Donnelly,per cercare di penetrare il segreto del monolito e soprattutto per comunicare con gli extraterrestri e scoprire le loro reali intenzioni, dovrà, dunque trovare un linguaggio comune, per concepire una sorta di surreale dialogo.
Al rapporto tra l'umanità e altre forme di vita aliene, il cinema di fantascienza ha dedicato tantissimi titoli, il tema anche se intrigante è stato ampiamente sfruttato,trattato e indagato,arduo dunque eluderne i clichè e uscire dai sentieri già battuti,nella letteratura fantascientifica, per scrivere una storia sostanzialmente nuova.
Il regista però avventurandosi in una dimensione particolare e ponendosi su di un piano sottilmente intellettuale e filosofico,effettivamente propone un'idea "nuova".Fondamentale,”leitmotiv" della storia è la comunicazione, quella che si svolge tra la protagonista e i due alieni Tom e jerry, visti solo attraverso una bacheca, piovre senza occhi, ma che emettono con i loro "tentacoli" disegni di fumo, interfaccia tra umanità e civiltà aliena,la comunicazione si svilupperà attraverso dei peculiari simboli circolari, degli logogrammi,enigmatici, da decifrare.Comprenderli significa comprendere meglio noi stessi, dato che come dichiara l'ipotesi Sapir-Whorf, citata nel film, la nostra lingua condiziona il nostro modo di pensare, vedere e approcciare il mondo.Poi c’è il fattore tempo, al quale gli uomini potranno accedere solo attraverso la conoscenza della lingua aliena, quella lingua universale e circolare in grado di sbloccarlo, tempo che quindi,smette di essere lineare e dove pertanto, passato presente e futuro si sovrappongono e formano un "continuum", proprio come i logogrammi. Allora la morte di Hannah è un evento non già accaduto, ma che accadrà e lo scopo degli alieni è salvare noi,per salvare loro tra tremila anni.Complesso e cerebrale è un film ambizioso, che pur non collocandosi nella schiera dei capolavori, è comunque intrigante e raffinato.Buona la prova degli attori.
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