Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
Tra new age e science fiction, un film zeppo di incongruenze
Premetto che non amo la fantascienza, quindi la mi recensione non è del tutto obiettiva. Film scelto dopo aver letto - e ascoltato in radio - recensioni entusiastiche, si è rivelato una discreta delusione. Indeciso tra new age e science fiction, il film inanella una serie notevole di incongruenze, per arrivare a un finale che nulla spiega e lascia intuire una probabile (?) diversa scansione temporale. Magari nelle mani di Terence Malink - la cui ombra aleggia su tutta la pellicola - sarebbe stato un bel lavoro cerebrale, o filosofico. Così, non può che far rimpiangere Solaris, se proprio si vuol tentare un parallelo illustre. Sorvolo sul personaggio principale, che alimenta il mito (ma chi può più crederci al giorno d'oggi) della docente universitaria super-preparata: una linguista che conosce praticamente tutte le lingue del mondo, dal farsi al sanscrito, dal mandarino al linguaggio degli alieni. E ha pure il dono della preveggenza (o è ossessionata da ritorni del passato?) Scusatemi, io non capirò niente di fantascienza, ma se qualcuno può spiegarmi la scansione temporale degli eventi, delle nascite e delle morti (e dei figli e dei matrimoni della protagonista) gliene sarei davvero grata.
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