Regia di Cédric Jimenez vedi scheda film
Questo film racconta la storia del gerarca nazista Reinhard Heydrich e dell'attentato che lo condusse alla morte. Heydrich fu uno dei peggiori "macellai" della Seconda Guerra Mondiale, dotato di intelligenza e determinazione, posti a servizio del male; la narrazione non manca di farcelo notare. Heydrich è un giovane ufficiale, costretto alle dimissioni dalla Marina Tedesca a causa di un intrigo sentimentale; successivamente, inizia una relazione con Lina Von Osten - fervente nazista - che poi sposerà. Heydrich si iscrive al partito di Hitler, entra nelle SS, e ben presto nelle grazie di Himmler. Ha compiti di spionaggio; raccoglie informazioni su oppositori politici e conduce la repressione contro il dissenso. Con l'inizio del conflitto gestisce le attività di pulizia etnica, rendendole sempre più efficienti, fino alla pianificazione della "Soluzione Finale" nei confronti del popolo ebraico. Dal 1941 fu governatore del Protettorato di Boemia e Moravia. Da Praga, continuò a condurre le proprie politiche repressive. Proprio qui, nel 1942, fu vittima di un attentato organizzato in Inghilterra e realizzato da partigiani e soldati cecoslovacchi in esilio, del quale il film, nella seconda parte, racconta gli eventi antecedenti e successivi. In base alle informazioni in mio possesso, ho rilevato che il regista si è attenuto alla realtà per la ricostruzione di eventi, personaggi, costumi ed ambientazioni. L'esito della vicenda, pertanto, è noto. Heydrich morì in conseguenza delle ferite, e i nazisti si vendicarono, tra l'altro, radendo al suolo il villaggio di Lidice, nel quale abitavano famiglie di persone legate alla resistenza; successivamente, rintracciarono gli autori dell'attentato all'interno di una chiesa, e lì completarono l'opera. Nonostante la fedeltà - e quindi la conclusione scontata - il film è piacevole ed avvicente, grazie ad una ben realizzata ricostruzione dei personaggi, nella quale il regista ha messo probabilmente del suo. Spicca il contrasto tra Heydrich e gli organizzatori dell'attentato, in particolare Jozef Gabcik e Jan Kubis. Il generale delle SS, interpretato da un ombroso Jason Clarke, seppur spesso preda di passioni incontrollabili, e incline alle esplosioni d'ira, appare freddo, determinato, divorato da un'ambizione inarrestabile ed eccessivamente sicuro di sè. I resistenti cecoslovacchi sono persone semplici, idealiste, amanti della libertà, ed inclini ai buoni sentimenti, quali amicizia ed amore. Ciò rende ancora più tragiche le già drammatiche sequenze della loro fine. Tra gli attori, oltre al già citato Clarke, ho apprezzato Rosamund Pike, nelle vesti di Lina. Donna ambiziosa e passionale, ma non tanto quanto il marito, del quale finisce per essere succube. Bel film, documenta fatti realmente accaduti e contemporaneamente intrattiene, grazie ad una buona caratterizzazione dei personaggi e diverse sequenze di azione. Ottima colonna sonora.
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