Regia di John Lee Hancock vedi scheda film
Michael Keaton sembra stia vivendo una rinascita cinematografica. Dopo il controverso ruolo da protagonista in Birdman e quello audace in Il caso Spotlight, torna a condurre, tutto da solo, quasi senza antagonisti alla pari, un'intera pellicola. Qui è Ray Kroc, il fondatore o meglio l'acquisitore del cognome dei fratelli Dick e Mac McDonald, inventori del sistema rapido di produzione; fiore all'occhiello della famosa catena di fast food. La pellicola si concentra sull'entrata in società dell'uomo e sulla sua rapida ascesa nell'olimpo imprenditoriale. Il punto forte del film non è solo l'ottima interpretazione di Keaton ma anche e soprattutto del modo in cui il regista mette la mette in atto. John Lee Hancock utilizza dei tempi di messa in scena quasi perfetti, capaci di non annoiare lo spettatore, creando una visione dinamica senza tempi morti, sostenuto da una buona sceneggiatura pregna di dialoghi. Molto suggestiva anche l'ambientazione anni '50, capace di enfatizzare il sogno americano rendendolo più tangibile che mai, laddove tutto sembra possibile e realizzabile niente e nessuno ha la capacità di fermare i sognatori, di certo non quelli come Ray Kroc abituato a rincorrere ogni minimo spiraglio, ogni singola opportunità capace di renderlo vivo e stavolta sembra proprio che abbia trovato la giusta onda da cavalcare.
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