Regia di Jon Avnet vedi scheda film
La storia di due donne, a distanza di alcuni decenni, arrivano a incrociarsi e a influenzarsi a vicenda. La vita di Evelyn, casalinga frustrata e senza autostima, riceve una sferzata grazie alla narrazione della storia di Idgie, ragazza vissuta negli anni '30 in un momento in cui le pessime condizioni economiche all'indomani della Grande Depressione si associavano all'intransigenza contro ogni tentativo di emancipazione femminile e anti-razziale
Ne nasce un doppio ritratto che fra qualche sorriso e molte sventure racconta storie autentiche in cui tanti spettatori possono immedesimarsi.
Il soggetto cinematografico - rispetto a quello letterario - è molto meno corale, concentrandosi per lo più su Evelyn e Idgie, ed inoltre un po' pavidamente fa solo intuire la liason amorosa fra Idgie e Ruth. Il film nel suo insieme resta ricco e commovente, forse un po' convenzionale nel suo svolgimento, ma che scivola via fluido nonostante le due ore e un quarto di durata.
Gli attori appaiono tutti in stato di grazia: non solo la Bathes, che conferma una volta di più di quanto talento è dotata, ma la stessa quasi-ottantenne Jessica Tandy (candidata all'Oscar come migliore attrice non protagonista) e delle due interpreti delle ragazze degli anni '30 (Masterson e Parker).
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