Regia di Jon Avnet vedi scheda film
Due film al prezzo di uno,con annessa sorpresa(ma non tanto) finale.Una storia ambientata ai giorni nostri che parla di una strana amicizia tra una anziana signora in vena di chiacchiere e una infelice donna di mezza età che sembra oppressa dalla solitudine e da un matrimonio senza scossoni.E il racconto della signora ambientato nel passato in cui viene oralmente tramandata una storia di un amicizia lunga una vita che corre parallelamente al bisogno insopprimibile di emancipazione da parte delle due amiche,vere e proprie femministe ante litteram.Mentre la storia del presente scorre via pallida e inerte nella sua ovvietà,quello che intriga è il racconto della vecchia signora che racconta un mondo di cinquanta anni prima:un mondo di discriminazioni razziali,di Ku Klux Klan,di mariti odiosi(e per questo degni di essere eliminati),di treni che uccidono in tragici incidenti.Una ballata sudista in piena regola,una di quelle storie che hanno tutto per piacere,una tappa fondamentale nell'avvicinamento all'emancipazione femminile.Fondamentale come la sosta al Whistle Stop cafè a gustare la specialità della casa,i pomodori verdi fritti,la testimonianza della tradizione che la vecchia signora passa alla sua amica incontrata da poco.Il film di Avnet è furbetto ,ben fotografato ,benissimo recitato da due attrici che avevano già annusato l'odore dell'Oscar.Uno di quei classici film costruiti a tavolino per fare incetta di premi Oscar confidando nel cuore tenero di quei romanticoni dell'Academy.Un film che accumula linearmente più disastri di un film catastrofico,in cui Misery non deve morire ma va molto vicina la divorzio e Daisy non si fa più portare a spasso.A questo punto sono meglio le novizie Mary Stuart Masterson e Maty Louise Parker che almeno hanno il dono della freschezza e si guadagnano la benevolenza delle novizie....
regia levigata,furbetta,come il film
brava
anche lei funziona ben nel ruolo
opaca
personaggio ciarliero spesso a sproposito
non fa una gran figura
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