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L'era glaciale: In rotta di collisione

Regia di Mike Thurmeier, Galen T. Chu vedi scheda film

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La recensione su L'era glaciale: In rotta di collisione

di rflannery
5 stelle

Quinto capitolo di una saga longeva è molto amata: è l’episodio più debole, inferiore al già non brillantissimo film precedente. Le ragioni sono fisiologiche: una delle leggi del cinema smentite raramente da poche eccezioni afferma che i sequel siano in genere molto più deboli del film capofila. Lo è anche conL’era glaciale che dopo il bell’esordio del 2002 non ha saputo reinventarsi troppo tranne per l’episodio 3, quello coi dinosauri, dove gli sceneggiatori riuscivano con un escamotage mettere insieme animali vissuti in epoche diverse.
In questo capitolo 5 si naviga un po’ a vista: si accumula la scena di personaggi, tanti, praticamente tutti quelli presenti nei capitoli precedenti con il risultato di togliere spazio alle figure storiche, decisamente più divertenti (Sid, su tutti, assai sacrificato, mattatore vero nei film del passato e ora presenza costretta quasi ai margini). In cambio, si acquista poco: solo una figura ci fa convinto in termini comici, lo scorretto Buck che ha anche le battute e le situazioni migliori, il resto è un po’ poco, compresi degli antagonisti poco efficaci. Si avverte l’esigenza di alzare l’età del pubblico, immaginando, forse non a torto, che i bimbi spettatori del primo episodio ora siano più che cresciuti. Così si articola una prima parte con la figlia di Manny alle prese con problemi di cuore, il fidanzato mammut G che il padre fatica a digerire. Non un granché così come anche la cornice narrativa con protagonista il buffo Scrat appare meno esplosiva del solito: nello spazio, a caccia di una ghianda che causerà problemi al mondo intero. Non il massimo nel complesso anche se si rimane affezionati a figure che ci hanno accompagnati in così tanti anni: ci si diverte di meno; il ritmo – che nei film precedenti non era mai mancato – è meno trascinante e si avverte una sensazione di stanchezza.

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