Regia di Mike Thurmeier, Galen T. Chu vedi scheda film
Arrivata al quinto capitolo, la serie "Ice Age" ha perso il mordente adatto per soddisfare grandi e piccoli. Il genuino e geniale divertimento dei primi 3 capitoli è qui ridotto ad un concentrato di gag dall'umorismo futile ed infantile. Come già riscontrato nel precedente "Continental Drift", il plot principale è in realtà una scusa per arrivare, tramite appunto banali siparietti comici, al classico ricongiungimento del nucleo familiare felice e contento. E' un vero peccato che un soggetto così interessante, assolutamente superiore a quello veramente mediocre e nullo del quarto capitolo, sia stato sprecato in questo modo. Rimangono solo i battibecchi slapstick tra lo Scoiattolo Scrat e la sua ghianda, questa volta su una navicella aliena, che provocherà appunto la rotta di collisione, come suggerisce il titolo. Questo continuo "presa / non presa" è una strepitosa citazione ai classici targati Warner Bros con protagonisti Wile Coyote e Beep Beep, il roadrunner. Non basta però questo ed il livello tecnico eccellente a sorreggere un film generalmente poco riuscito, che probabilmente persino i più piccoli non riusciranno ad apprezzare del tutto. Purtroppo l'umorismo dolce, intelligente ma allo stesso tempo folle dei primi capitoli sembra essere svanito del tutto per lasciare spazio ad uno zuccheroso ed esageratamente puerile. Per una visione d'animazione molto più intelligente e ricca di significato è consigliato il piccolo capolavoro "Inside Out", la cui casa di produzione Pixar si accorge sempre quando è meglio non proseguire con sequel inutili, proprio come nel caso di "Collision Course".
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