Regia di Garth Jennings vedi scheda film
In occasione dell'osannato CinemaDays, mi sono recata al cinema, con l'intento di accompagnare un'amica (solitamente evito la sala nei giorni di pienone) che voleva vedere Collateral Beauty, pellicola dai posti estremamente esauriti già, a quanto dicono, dalle prime ore del pomeriggio, avendo ascoltato ragazze chiedere “un biglietto per qualsiasi cosa”, come a dire “col cavolo che oggi non vado al cinema, proprio oggi che si paga due euro, al costo di sedermi in prima fila e farmi venire il torcicollo fino a spendere i soldi per l'ortopedico, io stasera entro”, ho chiesto alla cassiera le proposte rimaste e, evitando quelli già visti, abbiamo scelto il meno peggio. Con le aspettative piuttosto basse, mi inoltro nella visione del film in oggetto che invece travolge e sorprende molto più di quanto si potesse minimamente immaginare. La formula del musical, che si dirama dalla gara canora indetta tra animali (che ormai sembrano aver definitivamente sostituito gli ominidi) di ogni specie e si diffonde per l'intera durata della pellicola. Tra argomenti attuali e sogni di sempre, questo film d'animazione contiene gli elementi giusti per essere piacevole, pur non possedendo quell'appeal necessario a renderlo fenomenale, come solo pochi sanno essere. Non mancano i colpi di scena che finiscono per condurre ad un finale che non ti aspetti. La morale è da osservare e apprezzare soprattutto dal pubblico adulto che da tempo puoi finalmente godere delle visioni d'animazione partecipando attivamente e non solo limitandosi a fare da accompagnatori.
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