Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
Tre falsari improvvisat e pavidii, di cui uno che si ritrova il di botto il figlio finanziere, che iindaga sui falsari..... Divertimento garantito.
È sicuramente tra i migliori film di Totò, cioè quelli sostenuti non solo dalla sua simpatia, ma anche da una buona sceneggiatura. Del resto, quando un film è scritto da Age e Scarpelli possiamo essere sicuri quanto ad umorismo sottile, ironia, satira sociale, situazioni paradossali, calore umano e la vita della povera gente.
Quanto a Camillo Mastrocinque, è certamente un regista molto più attento alla recitazione che alla tecnica (inquadrature, movimenti, ecc.). Tuttavia, in fin dei conti, questo è uno stile funzionale al gran lavoro di attori e di dialoghi. Avrei voluto solo vedere qualche campo lungo e qualche inquadratura d'ambiente, ma questa è solo una piccola frustrazione.
Per dire una banalità, Totò e Peppino assieme fanno faville, ma anche il terzo elemento, cioè Giacomo Furia, fa la sua figura. Anzi, secondo me è un attore che è rimasto sempre nella penombra, ma avrebbe meritato di più.
I vari Salemme, Ficarra, Picone, dovrebbero sedersi e guardarselo, per imparare come si fa una commedia divertente.
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