Regia di Johannes Roberts vedi scheda film
Horror con inquietanti entità ambientato in India, ma con attori protagonisti occidentali e una trama da ghost story "nostrana", che attinge piccoli spunti e suggestioni da vari altri film (da "Pet Cemetary" a "Magi"). Il risultato non è originalissimo ma offre passaggi piuttosto riusciti e c'è una buona tensione. Certamente vedibile.
Il film è una ghost story ambientata in India, del regista Johannes Roberts (tra i produttori c'è il noto Alexandre Aja), che sebbene non sia molto conosciuto ha al suo attivo già numerosi lungometraggi di genere, che si trova in questo caso ad avere un budget consistente abbastanza ben sfruttato nel creare certe atmosfere nonchè effetti speciali poco numerosi ma ben realizzati .
I protagonisti sono due genitori occidentali (gli attori sono Jeremy Sisto e Sarah Wayne Callies, quest'ultima presente in serie come "Prison Break" e "Walking Dead") che hanno perso un figlio piccolo, avvenimento che segna soprattutto la madre la quale arriva al tentato suicidio, ed a questo punto una domestica del luogo le indica un modo per poter rivedere una ultima volta il bambino, metodo che è però molto pericoloso se non si rispetta una semplice, fondamentale regola... Da qui si sviluppa una trama che effettua una leggera fusione tra le classiche storie di fantasmi occidentali e luoghi ed entità del folklore indiano (che siano semi-divinità dell'aldilà o santoni e cultisti): l'ambientazione indiana regala al film un certo esotismo, piu' suggerito che mostrato ma comunque efficace.
Lo spunto e la trama non sono certo una novità, il pregio del film non sta nella originalità, ma nella sua evoluzione il racconto funziona, offrendo alcuni passaggi piuttosto inquietanti, e la tensione che si genera è tenuta a buoni livelli fino alla fine, cosa non comune in molti horror recenti.
Nel complesso un film decisamente vedibile.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta