Regia di Wilson Yip vedi scheda film
Il maestro Ip, dopo gli stenti della guerra si stabilizza ad Hong Kong, continuando ad insegnare l'arte marziale per eccellenza, il Wing Chun. La sua tranquillità viene minacciata da Ma, un lottatore al soldo di un boss locale (Mike Tyson), che vuole a tutti i costi comprare il terreno occupato dalla scuola locale.
Ma il malavitoso non ha fatto i conti con il maestro, che per l'occasione riceve l'aiuto da un misterioso uomo, anch'egli abile nelle arti marziali, e farà di tutto per difendere i più deboli.
Terzo episodio interpretato da Donnie Yen e diretto da Wilson Yip, "Ip Man 3" è senz'altro un film di "pancia", istintivo e pieno di difetti. Un paio di sottotrame lasciano il tempo che trovano e rimangono tronconi narrativi, il lato squisitamente melò ( l'amore tra il maestro e la moglie) è decisamente stucchevole. Ma il film recupera la polvere della terra, lontano dagli estetismi che ci hanno propinato negli ultimi anni ( no CGI, quasi nullo l'uso di cavi per le coreografie), sprizza entusiasmo ed amore per la propria materia e , senza fare troppi calcoli, rimanda al mittente ogni altra lettura che non sia quella della battaglia. Uno scontro dopo l'altro, per la gioia degli appassionati. Impagabile il duello tra Donnie Yen e quel magnifico bolso di Mike Tyson, splendida la battaglia finale contro Cheung.
Che altro dire? un film immediato e diretto, da gustare senza troppe remore. Un pelo sotto i primi due episodi, chiude(?) la buonissima trilogia dedicata al celebre maestro , concedendosi rispettosamente un omaggio al suo più celebre allievo , Bruce Lee, interpretato nel film dal giovane Danny Chan.
Divertimento assicurato
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