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Slamdance - Il delitto di mezzanotte

Regia di Wayne Wang vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Slamdance - Il delitto di mezzanotte

di Donapinto
7 stelle

Nato a Hong Kong nel 1949, Il cinese Wayne Wang si e' contraddistinto per una carriera registica tra il cinema indipendente (specie agli inizi) e le produzioni prettamente hollywoodiane. Questo SLAMDANCE - IL DELITTO DI MEZZANOTTE, sua quarta fatica dietro la macchina da presa, sembra appartenere al primo periodo. Misconosciuta pellicola che ai tempi della sua uscita nelle sale, ebbe una discreta rilevanza (penso per via della presenza nel ruolo di protagonista di Tom Hulce che solo tre anni prima aveva interpretato Mozart nel pluripremiato AMADEUS di Milos Forman) per poi sparire nel nulla. SLAMDANCE e' un piccolo noir metropolitano terribilmente figlio della sua epoca (siamo nel pieno degli anni 80') che riesce ammirevolmente a fondere insieme atmosfere e musica new wave (non a caso il cast comprende due cantanti/musicisti dell'epoca come John Doe degli X e il britannico Adam Ant del gruppo Adam and the Ants) con il cinema noir anni 40', rappresentato dalla presenza di due personaggi femminili interpretati rispettivamente dalla biondissima e seducente Virginia Madsen e dalla veterana Millye Perkins: una giovane e ambigua donna con un'oscuro passato la prima (anche se il suo cadavere non viene ritrovato tagliato in due, i riferimenti alla Dalia Nera sono inequivocabili), una signora dell'alta società Los Angelina, tanto facoltosa e potente, quanto spietata e senza scrupoli la seconda. Fa da sfondo la città di Los Ageles, che si presta alla perfezione per operazioni di questo tipo. Sceneggiatura non sempre all'altezza (troppo frettoloso il finale ottimista) SLAMDANCE e' un piccolo noir indipendente che gioca le sue carte migliori sul lato tecnico (elegantissima la fotografia di Amir Mokri) e, come già specificato, per come riesce a coniugare insieme il noir classico con il postmodernismo. Insolito e seducente, proprio come una delle protagoniste femminili del film (non difficile da individuare). Piccolo esercizio di stile da riscoprire.

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