Regia di Luigi Zampa, Dino Risi, Luigi Filippo D'Amico vedi scheda film
Film composto di tre episodi tutto sommato poco divertenti, ma che sembra cominciare a prendere atto dei mutamenti dei ruoli all'interno della famiglia italiana.
Il primo e il terzo episodio sono poco più che barzellette sceneggiate, le quali stanno in piedi soprattutto grazie alla verve dei rispettivi protagonisti (Sordi e Tognazzi) e di qualche buon caratterista (si nota la bellissima Nicoletta Machiavelli nel primo episodio, mentre nel secondo si rivede con piacere il Carlo Pisacane dei Soliti ignoti e dell'Armata Brancaleone).
Il secondo episodio, diretto da Zampa e non a caso ispirato ad un racconto di Maupassant, è il migliore e forse, con un po' più d'impegno, sarebbe potuto diventare un film autonomo. Vi si coglie bene, comunque, la rapacità della famiglia italiana e il ruolo da fuco che viene riservato al maschio, quando in ballo vi sono ricchissime eredità. Ed acutamente si fa notare come al maschio stesso (nella doppia incarnazione di Brialy e Buzzanca) tale ruolo non dispiaccia affatto, soprattutto quando esso comporta un soddisfacimento in termini economici o sessuali.
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