Regia di Augusto Zucchi vedi scheda film
"L'uomo è lupo per gli altri uomini" sosteneva il filosofo Hobbes, rifacendosi a una più antica espressione apparsa per la prima volta nell'Asinaria del commediografo latino, Plauto. In quanto tale, quindi carnivoro, in grado di apprezzare una specialità alimentare molto, molto singolare.
L'allevatore brasiliano Amado (Augusto Zucchi) è in visita allo stabilimento produttivo di Costa (Stefano Santospago), per apprendere la tecnica di ingrossamento del "bestiame" alla base di un "commercio che unisce le forze e le energie di tanti paesi", grazie al quale viene prodotta una "specialità" alimentare molto richiesta. Costa accompagna il visitatore presso il settore industriale riservato, un tempo, alla macellazione dei polli e racconta di quando era un semplice impiegato, finito nella simpatie del capo del personale, Giglio (Achille Millo). La brillante carriera di Costa ebbe inizio quando Giglio propose di partecipare, con frequenza, alle imprevedibili portate di un ristorante riservato, gestito da Sbirro (Vittorio Caprioli). Il menù della casa, a base di sola acqua e nessun condimento, era in genere di tipo fisso e aleatorio, tanto che "i clienti potevano affidarsi solo al caso per assaggiare la specialità della casa": ufficialmente un gustoso agnello dal primitivo sapore, offerto di tanto in tanto, in maniera inattesa.
"E dopo aver imboccato il primo boccone, vi sentirete ferocemente avidi di un secondo e poi di un terzo. E solo un grande sforzo di volontà, riuscirà a controllare la voglia di divorare in una volta sola la vostra intera porzione di carne."
(Sbirro)
La specialità della casa: Vittorio Caprioli
Il quinto episodio (terza stagione) de Il fascino dell'insolito è ispirato dal racconto The Specialty of the House di Stanley Ellin [1] e porta sui piccoli schermi, forse per la prima volta in assoluto, il controverso argomento del cannibalismo. Racconto adattato, è il caso di dirlo, con molto buon gusto (e una sottile, ma feroce ironia) dal ligure Augusto Zucchi, regista (occasionalmente), attore (principalmente), sceneggiatore dalla lunga e interessante, ancora attiva, carriera ripartita tra cinema, televisione, radio (spesso a fianco di Maurizio Costanzo) e teatro. Zucchi ha insegnato in una scuola romana di recitazione e regia da lui stesso fondata, ma è diventato famoso per le sue partecipazioni in alcune pellicole, molto fortunate, con Aldo, Giovanni e Giacomo (Tre uomini e una gamba, Così è la vita e Chiedimi se sono felice). La specialità della casa, si può dire, ne rappresenta gli esordi se si esclude una breve comparsa (non accreditata), risalente al 1972, nel film L'uccello migratore di Steno. In questa specifica circostanza Zucchi (anche interprete nel ruolo di Amado) rielabora, senza mai scendere in dettaglio, il tema scabroso dell'antropofagia lasciando lo spettatore in dubbio sul "mistero della cucina di Sbirro", almeno sino alle ultime, deliranti, sequenze finali. Come caratteristica tipica dell'intera serie, le limitazioni del basso budget vengono aggirate facendo ricorso a una buona sceneggiatura (opera dello stesso Zucchi) e ottimi attori, se non eccellenti (Vittorio Caprioli, ça va sans dire).
La specialità della casa: Augusto Zucchi
Oggi prevedibile nel suo andamento progressivo verso un tema raggelante, La specialità della casa tratta - a livello tangente e sotteso - anche altri scottanti temi di rilevanza sociale, facendo brevi riferimenti alla sovrappopolazione, al sistema previdenziale (sempre più in crisi) e a quello alimentare vicino al collasso, per via della sempre più insufficiente offerta del mercato (gli insetti, all'epoca, per fortuna erano ancora ben distanti dai nostri piatti). Il vecchio detto di Hobbes (homo homini lupus) trova così sistematica applicazione in tempi moderni e in una società cosiddetta civile, con una grottesca e inquietante variante: quando ormai inutile come forza lavoro, l'individuo destinato ad alimentare (letteralmente) i suoi simili accetta con piacere e con orgoglio il destino di finire al macello, ritenendosi un privilegiato per essere stato accolto nella rinomata cucina di Sbirro.
La specialità della casa: Achille Millo
Citazioni
"Entrando da Sbirro, vi lasciate dietro le spalle la follia di questo mondo e vi sentite risollevare lo spirito non dall'opulenza ma dalla dignità, che è la qualità che il nostro tempo ha perduto."
(Giglio)
"Ci sono molte cose che voi ed io non sappiamo, ma non sempre conoscerle rappresenta un vantaggio. La vita mi ha insegnato a godere di tante piccole cose che mi vengono offerte, senza pormi troppe domande. Anche voi, signor Costa, dovreste imparare a non chiedere, a non indagare, lasciate che le cose avvengano: osservate, senza domandare."
(Giglio)
NOTA
[1] Il racconto, apparso per la prima volta nel numero di maggio del 1948 della rivista Ellery Queen's Mystery Magazine, era già stato adattato in precedenza nella serie TV Alfred Hitchcock presenta (episodio 12 della stagione n. 5, trasmesso nel 1959 con il titolo Specialty of the House).
Stanley Ellin (1916 - 1986)
Il fascino dell'insolito - La serie completa
STAGIONE 1 (1980)
- 1. La mezzatinta
- 2. La stanza n. 13
- 3. Piccolo assassino
- 4. Veglia al morto
- 5. Miriam
STAGIONE 2 (1981)
- 1. La strada al chiaro di luna
- 2. La casa della follia
- 3. Impostore
STAGIONE 3 (1982)
- 1. La tortura della speranza
- 2. La scoperta di Morniel Mataway
- 3. Vampirismus
- 4. La cosa sulla soglia
- 5. La specialità della casa
Symphony No. 40 in G Minor, K. 550: I. Molto allegro (Wolfgang Amadeus Mozart)
"Cannibale (s.m.). Un gastronomo della vecchia scuola che conserva gusti semplici e rimane fedele alla dieta naturale del periodo anteriore alla macellazione del maiale."
(Ambrose Bierce)
La specialità della casa (Augusto Zucchi, 1982)
F.P. 15/04/2023 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 69'10")
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