Regia di Arthur Hiller vedi scheda film
uno di quei film che non passano spesso ed è un peccato. uno di quei film che vedevo spesso quando ero un pò più giovane, che mi hanno fatto amare la commedia agrodolce statunitense di autori, registi e attori che oltre al sorriso sapevano instillarti anche un senso di desolazione e isolamento. rispetto al remake puramente comico con steve martin, l'originale con lemmon mette un che di disagio come quando si ripensa a tempi belli ma inesorabilmente passati e ti ripensi e ti rivedi e sospiri. oramai anche lemmon è morto. il modo in cui lemmon guarda le sue moglie, sandy dennis e anne bancroft. con quegli occhi ricolmi di lacrime e rabbia, di una rivalsa che fatica ad arrivare, nei confronti di una città e di un'umanità che negli settanta pareva irrecuperabile. non me ne frega un cazzo dicano quel che vogliono, ma attrici come la dennis e la bancroft dove le ritrovi più. è vero spazio ai giovani, ma oggi giorno pare che gli oscar li svendano tre per due. se i premi hanno un senso come questo, allora ben vengano i non premi. che cazzo ce ne frega. facciamo come il cappellaio matto e bianconiglio e festeggiamo i non compleanni. che tempi ragazzi. ogni ingresso di lemmon era uno spettacolo. e con attrici come la dennis o la bancroft era uno scherzo, bastava accendere la telecamera e il fil si faceva da sè, se pensiamo po a caratteristi come la elizabeth wilson o il gene saks di "il prigioniero della seconda strada"... che tempi!
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