Regia di Daniele Vicari vedi scheda film
Eli (Isabella Ragonese), barista, vive nella periferia romana, con il marito Mario (Francesco Montanari), disoccupato che non fa molto per uscire dalla sua condizione, e quattro figli; Vale (Eva Grieco) fa la ballerina e la performer in locali notturni: le due giovani donne vivono nello stesso stabile e si incrociano spesso la mattina presto, quando è ancora buio pesto, mentre una rincasa e l'altra inizia l'estenuante odissea per raggiungere il posto di lavoro, dove lei e la sua collega (straniera) hanno a che fare con la clientela più disparata e Nicola (Francesco Acquaroli), un titolare ben poco accomodante e irrispettoso dei diritti dei suoi dipendenti. Eli ogni giorno fatica sempre più a tenere i ritmi lavorativi e accusa un malore...
Con 'Sole cuore amore', Daniele Vicari torna al film di finzione cinque anni dopo lo sconvolgente e notevole 'Diaz', ma al regista laziale non giova il passaggio da una storia corale - che proprio in questi giorni è tornata agli onori della cronaca, con la Magistratura che ha dichiarato che nel 2001 in Liguria furono perpetrati atti di tortura - ad una intimista, sebbene anche questa sia ispirata a un fatto realmente accaduto: la sua messa in scena è didascalica - sequenze con Eli che, al mattino si alza, attende in strada e poi giù nella metro, prende tutti i mezzi e le coincidenze per arrivare già stanca nel bar dove lavora sono ripetute con troppa insistenza - e ridondante, a causa di una musica martellante che, spesso, copre anche i dialoghi, la sceneggiatura è infarcita di luoghi comuni (con le due storie che malamente si intersecano tra di loro), i personaggi sono stereotipati e costruiti su dei cliché, con il marito di lei senza arte né parte, il padrone del bar fondamentalmente cattivo e interessato solo al suo tornaconto, la collega straniera descritta come una pasticciona sul lavoro e anche insultata dalla cliente razzista, la ballerina con problemi esistenziali, che non va d'accordo con la madre ma si rimette con il suo uomo, anche se la maltratta...
Insomma, tirando le somme, 'Sole cuore amore' è un passo falso nella carriera di Vicari, su temi di così scottante attualità che meritavano un trattamento migliore: da tale naufragio si salvano la brava isabella Ragonese, nel ruolo di una giovane madre coraggio nella giungla metropolitana dei giorni nostri, purtroppo destinata a essere una delle tante vittime nella sconcertante logica (se di logica si può parlare) del mondo del lavoro contemporaneo e il sorprendente Francesco Acquaroli nella parte del tirannico datore di lavoro.
Un'occasione mancata.
Voto: 4,5.
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