Regia di Eugène Green vedi scheda film
34 TFF- ONDE
Dopo il magnifico La Sapienza, Eugène Green torna con un nuovo film di narrazione incentrato sulla famiglia, sulla sua indissolubile importanza per la crescita e la responsabilizzazione della prole.
Al centro di una vicenda dagli sfondi e i richiami biblici, un sedicenne dei giorni nostri che si ostina a trovare il padre che si è sempre ostinatamente rifiutato di riconoscerlo.
Un lestofante celebre per essere l'editor di una cerchia di scrittori di fama.
Un uomo sprezzante e viscido anche con la sua nuova famiglia, fedifrago incallito e arrogante persino con i suoi consanguinei, primo fra tutti il rinnegato fratello Joseph.
Ossessionato dalla vicenda di Abramo e il sacrificio imposto dal cielo del figlio Isacco, il ragazzo escogitare un piano diabolico a cui seguirà un secondo ben più lungimirante ed assegnato volto a ricomporre una famiglia, diversa e non naturale, ma decisamente più funzionale e compatibile.
Eugène Green resta uno degli autori a me preferiti in assoluto: attori che guardano fissi, atoni la macchina da presa, recitazione scandita alla maniera del teatro medioevale. Musica ad archi e antica tipo Madrigali e Monteverdi. Una combinazione magnifica per un autore che guarda al suo sentiero e al suo percorso senza cercare facili, inutili e svilenti consensi.
Producono i Dardenne, e non può essere che una buona notizia; cast variegato in cui spicca lo splendido Fabrizio Rongione, già attore ricorrente dei due fratelli belga citati poco sopra, e la sempre bella Natacha Regnier ( entrambi i due gia' recidivi con Grre in due film differenti), nonché la musa di molti autori, Maria De Medeiros, mefistofelico come solo lui sa essete Mathieu Amalric, mentre e' molto valido il giovane protagonista Victor Ezenfis, che si allinea ai vincoli recitativo cari al regista con naturale compostezza.
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