Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Arrivata a New York dove l'attende da anni il fidanzato (Luigi Proietti), Maddalena Ciarrapico (Sophia Loren) viene bloccata all'aeroporto perché ha con se una mortadella che - a detta delle autorità doganali - potrebbe diffondere qualche malattia nel paese. Delusa dal partner, che da promotore della lotta operaia è diventato un sedicente sostenitore delle convenzioni americane, questa "Don Chisciotte in gonnella" (Kezich) si fa abbacinare dal miraggio di rivolta di un giornalista sconclusionato (un mediocre William Devane, già visto con Robert Mulligan in Usanze d'allora). Non le rimarrà che prendere la strada dell'affermazione dei propri diritti da sola.
Monicelli lancia frecce al curaro in tutte le direzioni: gli italiani che hanno tradito il '68, il bigottismo degli americani e gli uomini in genere sono i bersagli, contrapporti ad una donna emancipata e volitiva. Nel copione di eco kafkiana scritto da Leonard Melfi, Suso Cecchi D'Amico e Don Carlos Dunaway ce ne sarebbe abbastanza per un film di spessore sociale: è invece la produzione abborracciata a limitarne le imprese, affidando ad attori di scarsa caratura parti al limite della caricatura. Carlo Vanzina è assistente alla regia.
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