Regia di Thomas Lilti vedi scheda film
Dopo un sorprendente esordio, Lilti firma ancora una volta una storia al centro della quale si trova un medico umanissimo che fa da catalizzatore di una piccola comunità rurale. L’arrivo di un’intrusa è l’espediente narrativo per mostrare come la riottosità di fondo degli autoctoni debba, alla lunga, rendere le armi all’accoglienza.
Da circa trent'anni Jean-Pierre Werner (un delizioso François Cluzet) lavora come medico di base in un piccolo paese di campagna. I suoi pazienti lo adorano per capacità d'ascolto e dedizione alla professione. Ma quando scopre di avere un cancro deve decidere se farsi aiutare o meno in ambulatorio. Gli viene mandata una giovane neolaureata (Marianne Denicourt, gli occhi più vivaci di tutto il cinema francese) che, nonostante la diffidenza di Jean-Pierre, si dimostrerà all'altezza della situazione.
Thomas Lilti è un medico passato dietro la macchina da presa. Dopo il suo sorprendente esordio (Ippocrate), firma ancora una volta una storia al centro della quale si trova un medico umanissimo che fa da catalizzatore di una piccola comunità rurale. L'arrivo di un'intrusa è l'espediente narrativo per mostrare come la riottosità di fondo degli autoctoni debba, alla lunga, rendere le armi all'accoglienza.
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