Regia di Thomas Lilti vedi scheda film
Il dottor Werner si prende cura dei suoi pazienti con abnegazione totale: per loro è un amico, più che un medico. Quando però gli viene diagnosticato un tumore inoperabile al cervello, deve essere affiancato da una collega neo laureata, seppure non giovanissima: fra i due sono subito scintille. In un altro contesto, François Cluzet e Marianne Denicourt avrebbero dato vita a una divertente guerra fra sessi suggellata da fiori d’arancio; qui invece è tutto più sfumato: certo, fra loro c’è un’attrazione non dichiarata (vedere la scena sottilmente erotica in cui lei deve farsi visitare da lui per ottenere un certificato), ma c’è anche un contrasto fra due visioni diverse della vita e del lavoro, c’è lo sfondo di un mondo campagnolo magari fin troppo idilliaco ma abbastanza raro nel cinema di oggi. Lui e lei litigano, si riappacificano, riconoscono reciprocamente le ragioni dell’altro, imparano a rispettarsi e ad apprezzarsi; e, dopo i titoli di coda, chissà...
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