Regia di Benoît Délepine, Gustave Kervern vedi scheda film
Fuga dalla città: le campagne, le donne e l'alcol.
Padre e figlio, allevatori di bovini da esposizione, partecipano all’annuale fiera agricola di Parigi ma, prima di ritornare a casa, decidono di intraprendere un viaggio per le vie del vino, accompagnati da un giovane e sbadato tassista. Si imbatteranno in una serie di situazioni e personaggi strampalati, ma il tempo passato insieme servirà a ricucire un rapporto difficile e incomprensioni mai del tutto risolte.
Una commedia agrodolce dai toni surreali e a volte grotteschi, sospesa tra momenti di spensierata goliardia e altri di amara malinconia, che soffre un po’ la mancanza di un buon bilanciamento tra i due toni, finendo col risultare spesso inconcludente e superficiale. La virata finale verso una visione decisamente anticonvenzionale della famiglia, appare tenera e audace eppure pur nella sua delicatezza, quasi fuori luogo, così come lo è lo spettatore per gran parte della visione, non essendoci una vera trama a sostengo delle divagazioni del mal assortito trio protagonista, condizione tra l’altro comune alla maggioranza dei film improntati su un viaggio automobilistico.
Gerard Depardieu e Benoit Poelvorde sono credibili come padre e figlio e mostrano un buon affiatamento, parlandosi più con gli occhi e i gesti che con la voce, apprezzabile anche il giovane Vincent Lacoste, attore in ascesa con già alle spalle un buon curriculum variegato; molto particolari le figure femminili incontrate durante il percorso, tra le quali spicca l’enigmatica donna in cerca di maternità interpretata con grazia e un tocco di sensualità da Céline Sallette.
Nell’insieme è un film che ha i suoi momenti divertenti e commoventi, però lascia un senso di impalpabile, come una sorta di leggera ubriacatura provocata dal respirare i fumi dell'alcol.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta