Regia di Walter Hill vedi scheda film
Dopo il convincente esordio di L'eroe della strada, Walter Hill scrive e dirige un survoltato e trascinante action movie, attraversandone a folle velocità i tratti stilistici più classici per reinventarlo e riproporne l'essenzialità plastica della messinscena ammantandola con una smagliante veste spettacolare, mutuando con classe le atmosfere del noir con i prodigi della tecnica e le ardite esibizioni degli stuntmen: iperbolico, iperrealistico, travolgente negli sviluppi narrativi e nella gestione della tensione, attraversato da personaggi senza nome (l'Autista, il Detective, ecc.), guardie e ladri che si inseguono in una disperata corsa in bilico tra salvezza e redenzione, con dialoghi ridotti all'osso e la fotografia scintillante di luci ed ombre metropolitane dell'immenso Philip H. Lathrop, Driver l'imprendibile si segnala oltre tutto per il gusto e la cura con cui vengono tratteggiati, grazie a pochi, sapienti e preziosi colpi di sceneggiatura, le personalità e le psicologie dei suoi personaggi, a cui prestano il volto con magnetismo ed efficacia i tre protagonisti principali (Ryan O'Neal, il migliore, un istrionico Bruce Dern e Isabelle Adjani, alla sua prima trasferta americana). Il cinema di Hill appare qui già in tutta la sua dirompente forza espressiva: l'anno successivo arriveranno I guerrieri della notte e sarà Storia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta