Regia di Raoul Peck vedi scheda film
Sufficienza non raggiunta per questo lavoro, apprezzabile giusto per l'ambientazione e per come rende le condizioni di vita della prima metà dell'Ottocento.
Personalmente non ne capisco la finalità. Minimo e trascurabile l'aspetto emotivo, gli approfondimenti psicologici e sulla vita privata e la personalità del protagonista. Il comunismo più o meno lo conosciamo tutti, come sia nato, dove sia arrivato e come sia morto, passando per un lungo periodo in cui ha letteralmente lacerato il mondo portandolo sull'orlo di una guerra mondiale. Ma il film, come forse vorrebbe, non ci rende neanche particolarmente simpatico il protagonista (semmai la moglie e l'amico), quasi evidenziando in lui quegli stessi atteggiamenti intransigenti ed assolutisti che poi hann caratterizzato i regimi comunisti.
Assurdo anche far intendere che i moti europei del 48 fossero causati dal comunismo nascente (dalle stesse condizioni sociali combattute dal comunismo questo sì, ma non è certo la stessa cosa). Forse sono io che non l'ho capito, ma alla fine del giovane Carl Marx ne so all'incirca quanto prima, mi sembra quasi di aver perso tempo e se qualcuno volesse approfondire la nascita del comunismo troverebbe sicuramente strumenti migliori e più efficaci di questo film
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