Tratto da un lavoro di Robert Penn Warren, è una storia ambientata poco prima della Guerra di Secessione, anno 1865, in cui Amantha Starr (Yvonne De Carlo), figlia di un piantatore della Louisiana da poco morto, scopre che la madre era una schiava di colore. Viene venduta in un mercato ed acquistata da Hamish Bond (un eccezionale Clark Gable), ricco e temuto gentiluomo, ex schiavista che aveva agito nella distruzione di vari villaggi in Africa per sottometterne atrocemente gli abitanti, il quale si innamora di lei, ricambiato. Ma la differenza di casta, la guerra civile, l'odio degli ex schiavi capeggiati dal giovane Rau-Ru (un giovanissimo Sidney Poitier) paradossalmente cresciuto ed educato dallo stesso Hamish, l'esproprio dei beni di Hamish, la sua fuga e soprattutto il suo cinico passato costituiranno innumerevoli ostacoli al coronamento della unione dei due insoliti amanti.
La banda degli Angeli non è certo considerato dalla critica uno dei più importanti lavori di Walsh, per aver trattato in modo esclusivamente melodrammatico, manieristico e con scarso approfondimento il tema razziale. Pesa indubbiamente sul giudizio il confronto inevitabile con Via col vento, a cui il battage pubblicitario dell’epoca ammiccava in maniera spudorata. Eppure, visto con gli occhi di oggi, continua a mantenere inalterata la sua suggestione, fatta di un’ambientazione di piena efficacia, con una splendida scenografia che rappresenta probabilmente la parte più suggestiva del film (memorabili gli inseguimenti attraverso le paludi e l'incendio che il ricco Hamish è costretto a fare della sua piantagione) ed una trama dai toni intensi e con vari colpi di scena, sorretta da una buona introspezione psicologica dei personaggi. Come riportato da alcune fonti, il plot iniziale era ricco di scene d’amore tra il “padrone” e la “schiava” che furono considerate “inaccettabili” dalla solita PCA.
In qualche maniera Il film suggerisce l’idea che l'esercito del Nord e gli stessi abolizionisti fossero un gruppo di ipocriti, non certo migliori degli stessi proprietari delle piantagioni del Sud America, la cui benevolenza verso gli schiavi non arrivava mai alla loro liberazione, se non di fronte al precipitarsi degli eventi. Non si stratta però, negli intenti del regista, di un lavoro che intenda affrontare le tematiche della schiavitù e del razzismo, che costituiscono semmai lo spunto per drammatizzare la rappresentazione di un amore complicato e soprattutto per riproporre argomenti molto cari a Walsh, tra i quali in primo luogo quello della memoria di un passato il cui peso è a volte insostenibile ed al quale non si possono mai concedere facili deroghe.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta