Regia di Marco Danieli vedi scheda film
Giulia (Serraiocco) è una studentessa liceale con il pallino per la matematica e vorrebbe iscriversi all'università. Ma la comunità della quale fa parte, quella dei testimoni di Geova, non vuole assecondarla nelle sue aspirazioni di istruzione superiore e lei ripartisce il tempo extrascolastico tra la predicazione porta a porta e lo studio. Almeno fino a quando non incontra Libero (Riondino), trentenne della periferia romana appena uscito dalla galera, del quale si innamora. La vicenda di questi Romeo e Giuletta de' noantri diventa di dominio pubblico e la liason tra i due ha l'effetto di disassociare la ragazza dalla comunità, cancellandola persino dalla vita dei suoi genitori. Diventata anche lei una "ragazza del mondo", Giulia è combattuta tra il desiderio di libertà e la voglia di tornare a una vita regolata e coercitiva.
Al suo esordio dietro la macchina da presa, Marco Danieli si inoltra su un terreno esplorato pochissimo dal cinema italiano, quello del fanatismo religioso, collocandosi dalle parti di Corpo celeste e Vergine giurata, rinchiudendo la protagonista in un climax claustrofobico che sta riecheggia il microcosmo coercitivo di The village, guardando allo schema narrativo di Un'anima divisa in due. Se sul piano estetico tutto sembra funzionare a dovere, su quello dei contenuti la regia sembra incedere con qualche indugio di troppo, come a rendere manifesta una avalutatività rispetto al tema trattato che opacizza persino gli aspetti più involontariamente grotteschi di una comunità rimasta impigliata nella rete di valori medievali.
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