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La ragazza del mondo

Regia di Marco Danieli vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su La ragazza del mondo

di alan smithee
5 stelle

Geova & cocaina in una love story in fuga da casa e dalle pressanti regole di una religione sempre in cerca di nuovi adepti, ma sempre più chiusa ed isolata in se stessa. Un esordio coraggioso dai risvolti un po' confusi, precipitosi ed un po' avventati, forte di un gran cast e con due protagonisti piuttosto convincenti.

VENEZIA 73 - GIORNATE DEGLI AUTORI

Il termine "del mondo" sta ad indicare tutti coloro che non appartengono alla fede religiosa di Giulia, per tradizione di famiglia legata al movimento dei Testimoni di Geova, e come tale legata alle tradizioni e alle regole precise e vincolanti che legano tutti i professanti ad una religione sempre in cerca di nuovi proseliti, ma di fatto tendente ad isolarsi dal resto del mondo, respingendolo o tenendosene al di fuori attraverso una coscrizione tra fedeli quasi corporativa.

Libero invece è appena uscito di galera dopo una condanna per spaccio. Le vite dei due si incrociano per caso quando la ragazza si reca dalla madre di lui, pure lei professante la stessa fede religiosa.

L'amore tra i due scoppia senza controllo, aprendo dilemmi soprattutto in capo alla ragazza, a cui è impossibile allacciare relazioni affettive con persone al di fuoridella propria comunità, e per giunta ragazza molto impegnata a scuola, intelligente e meritevole di un brillante futuro di successi univeristari.

Naturalmente i sentimenti avranno la meglio sui vincoli e le barriere create dall'intolleranza di credo religiosi deviati dall'ossessiva osservanza delle regole ("Le regole sono come una gabbia in fondo al mare che ti protegge da un attacco degli squali").

Storia d'amore tra Geova e spaccio di cocaina, il film d'esordio di Marco Danieli ha certo il coraggio di affrontare ed accostare tematiche disparate conducendole meglio che può ad un epilogo drammatico e all'unico finale possibile e vagamente plausibile.

E se Sara Serraiocco e Michele Riondino sono una coppia affiatata e riuscita, il film invece denota in più occasioni un eccessivo accumulo narrativo e una difficoltà inevitabile a venire a capo di un ginepraio di situazioni per affrontare le quali l'unica via d'uscita (per i protagonisti, ma anche per chi si è occupato della sceneggiatura - tra cui lo stesso Danieli) e la fuga.

Valido il resto del cast di comprimari, che vede imoegnati tra gli altri Lucia Mascino, Stefania Montorsi, Pippo Delbono e Marco Leonardi-

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