Trama
Sono passati due anni da quando Leo Barnes si è fermato dal portare a termine una deplorevole vendetta durante la Notte del giudizio. A capo della sicurezza per la senatrice Charlie Roan, Leo ha come compito quello di proteggerla nella sua corsa alla presidenza. Quando però un tradimento li costringe a stare per le strade di Washington durante l'annuale notte rituale in cui poveri e innocenti diventano vittime privilegiate, Leo e Charlie dovranno cercare di rimanere in vita fino all'alba.
Approfondimento
LA NOTTE DEL GIUDIZIO - ELECTION YEAR: UNA COSPIRAZIONE POLITICA
Diretto e sceneggiato da James DeMonaco, La notte del giudizio - Election Year porta per la terza volta sullo schermo l'idea provocatoria di una notte all'anno in cui vengono considerati legali tutti i crimini commessi, favoriti addirittura dal governo. Le 12 ore di illegalità annuale questa volta coincidono con un'appassionata battaglia elettorale che vede l'intera nazione profondamente divisa tra coloro che sostengono la notte del giudizio e coloro che la rifiutano. Guidato dai Nuovi Padri Fondatori d'America (NFFA), il governo ha autorizzato la notte per garantire che il tasso di criminalità nel resto dell'anno rimanga al di sotto dell'1% ma i contestatori sono convinti che tale scelta non sia altro che una strategia delle istituzioni per eliminare i poveri e i deboli permettendo in tal modo alle élite di prosperare. Sul punto di rivelare la cospirazione, cinque eroi capiranno a proprie spese fino a dove saranno in grado di spingersi per proteggere ciò in cui credono e le persone che amano.
Con la direzione della fotografia di Jacques Jouffret, le scenografie di Sharon Lomofsky, i costumi di Elisabeth Vastola e le musiche di Nathan Whitehead, La notte del giudizio - Election Year combina elementi da diversi generi cinematografici (azione, horror, sci-fi, futuro distopico e utopico) e propone un forte messaggio politico. Esplora infatti le difficoltà della società contemporanea nel vivere un contesto in cui un governo corrotto incoraggia la gente a farsi giustizia rendendo i più poveri vittime sacrificali, approfondendo le dinamiche che si instaurano quando i cittadini si fanno forza per contrastare questo fenomeno.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Sono due anni che Leo Barnes, interpretato da Frank Grillo, è riuscito a fermarsi in tempo da una deplorevole vendetta (nella conclusione di Anarchia - La notte del giudizio). Ora, Leo è impegnato a guidare la sicurezza della senatrice Charlie Roan, portata in scena da Elizabeth Mitchell: la sua missione è diventata la protezione di questa donna durante la controversa e contestata corsa per la presidenza.
Come Leo, la senatrice Roan ha subito delle tremende perdite nella propria vita: oggi è l'unico membro della propria famiglia a essere sopravvissuta a una Notte del Giudizio di tanti anni prima e ha dedicato la propria vita e campagna presidenziale per abolire un rituale che colpisce i poveri e gli innocenti. Proprio questa posizione l'ha resa sempre più popolare con il grande pubblico ma l'ha anche trasformata in un obiettivo sensibile per i suoi avversari. Nell'area di D.C. sono pochi i politici a preoccuparsi del destino dei cittadini, a meno che non ci sia l'opportunità di scattare una foto elettorale.
Joe, impersonato da Mykelti Williamson, possiede un negozio che è un punto di riferimento per tutto il quartiere. Poche ore prima della Notte del Giudizio scopre che il costo dell'assicurazione che lo protegge dai danni è schizzato alle stelle e non è più in grado di pagare per proteggere le proprie proprietà. Senza soldi e mezzi, Joe si trova obbligato ad affrontare le crudeli strade di D.C., rischiando la vita per difendere i propri beni e i propri compagni di vita.
Dopo esser fuggito da un paese lacerato dalla guerra, Marcos, supportato da Joseph Julian Soria, è un collaboratore di Joe da tanti che è riuscito a guadagnarsi un pezzo del sogno americano, grazie anche all'aiuto del suo titolare. Marcos è al fianco del proprio boss per proteggere il negozio e con l'avanzare della notte e del caos, i crimini che Marcos è stato forzato a commettere nel paese di provenienza si rivelano fondamentali per la loro sopravvivenza.
Laney, ritratta da Betty Gabriel, è una ragazza tosta dal passato ancora più duro, colpita durante gli anni dell‘adolescenza dalla violenza espressa durante la Notte del Giudizio. È riuscita a cambiare la propria vita grazie all'aiuto di Joe - che vede come una figura paterna allo stesso modo di Marcos – e cerca di espiare i propri peccati guidando un furgone durante la notte per salvare le vittime di violenza. Tutto ciò che la preoccupa è garantire salvezza agli innocenti.
Quando un tradimento nella squadra che protegge la senatrice Roan la costringe ad affrontare le strade di Washington senza alcun aiuto, Joe, Laney e Marcos si uniscono a Leo per salvarla dal tentativo di ucciderla dei NFFA: se riusciranno a proteggere la senatrice fino all'alba, potranno anche mantenere in vita l'unica speranza di eliminare la Notte del Giudizio e a trovare la pace che tanto hanno cercato.
Trailer
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Commenti (8) vedi tutti
E' un piacevole film d'azione che tiene viva sempre l'attenzione dello spettatore con notevoli scene di tensione. L'atmosfera è decadente e ripugnante quanto basta! Qualche svarione nella sceneggiatura è perdonabile. Voto: 6
commento di GARIBALDI1975una schifezza inguardabile...attori pessimi, trama insulsa
commento di Travis21La serie funziona bene al botteghino, questo terzo episodio è come gli altri, niente di che ma guardabile.
leggi la recensione completa di tobanisDialoghi che non vanno da nessuna parte,sangue a tutto spiano ,violenza e un casino pazzesco....a ridatece il primo episodio,questo potete tenervelo voi...poi ognuno ha i suoi gusti, ovviamente.Voto 4.
commento di ezioNon abbiamo compreso il film,in alcun momento.Cattivo ma disturbante,mal recitato,finto,irrisolto. Non abbiamo altre parole,ma questo 'sfogo' legalizzato ci ha fatto letteramente orrore!
commento di rosarioJames DeMonaco giunge alla conclusione del proprio pensiero, dirigendo il capitolo più angosciante e politico della trilogia.
leggi la recensione completa di AlbertoBelliniDecente realizzazione,ma solita americanata che è condizionamento psicologico del pubblico a violenza, retorica americana e a scenari futuri poco edificanti.Guardare le realtà odierne delle città già ci irrita, perché industriarsi allora a fare film (e videogiochi) che prospettano devastazioni ancora peggiori? Preferisco un cinema ispiratore.
commento di scafoideDeMonaco non molla le redini del progetto The Purge, che mantiene smalto, nonostante qualche ingenuità di situazioni e dialoghi, nonostante troppi buoni e cattivi risultino a volte afflitti da schematismo comportamentale, e si dimostra, arricchito del contesto elettorale, probabilmente come il capitolo migliore e più storicamente connotato.
leggi la recensione completa di alan smithee