Anna e il figlio Valerio scappano da un uomo e da Roma prima di finire tra le colonne di un giornale, notizia tra le notizie. Lei è frantumata nel corpo e nell'anima, lui chiuso, fragile, pieno di risentimento. Ma "la vita possibile" esiste. Ribellarsi è necessario e alle volte è anche un dovere. Anna e Valerio lo sanno, sono convinti di poter tornare a vivere e lo vogliono con tutta la loro forza. Sono così accolti a Torino in casa di Carla, attrice di teatro e amica di Anna di vecchia data. I due cercano di adattarsi alla nuova esistenza tra tante difficoltà e incomprensioni, ma l'aiuto di Carla e quello inaspettato di Mathieu, un ristoratore francese che vive nel quartiere, gli faranno trovare la forza per ricominciare.
Film visionabile ma mi sono chiesto : "Ma poi alla fine con la Bella Prostituta,dov'è / com'è andata a finire ??"". Comunque un Film semplice ,un pò lento ma nonostante qualche parte semplicistica direi che lo si può salvare.voto.6.
Pur mancando di ritmo,De Matteo non difetta di sincerita', proponendoci temi come la violenza sulle donne e il femminicidio,retorico ma si puo' vedere.
La materia c'è, scottante come sempre nei film di De Matteo, gli interpreti ancora di più, in un film soffocato da troppa ansia narrativa, troppa impulsività o incapacità di trattenersi, quando a volte sarebbe semmai opportuno limitarsi a lasciare indizi atti a nutrire l'immaginazione o a farci intuire sviluppi qui pedantemente sottolineati.
Dopo aver assistito ai ripetuti e violentissimi alterchi tra i genitori il giovane romano Valerio (Pittorino) e' costretto a seguire la mamma ( Buy) a Torino in casa dell'amica Carla ( Golino) attrice di scarsa qualita'.La situazione tendera' a precipitare.Il regista Ivano de Matteo (solitamente martoriato dalla critica) non ha intenzioni malvage a proporre temi attuali e importanti come… leggi tutto
Dopo aver subito l'ennesima raffica di violenza da suo marito, Anna (Buy) decide di lasciare Roma insieme al figlio tredicenne Valerio (Pittorino) per trasferirsi a Torino. Qui i due vengono ospitati da Carla (Golino), un'amica un po' svitata di Anna con ambizioni in campo teatrale. Anna dovrà ricominciare daccapo, trovando lavoro come donna delle pulizie in una grande azienda; Valerio… leggi tutto
Non i toni melanconici di una Torino autunnale ben fotografata (perlomeno negli esterni) né l'accentuazione musicale di struggenti note al piano né tanto meno la stringente materia di attualità (violenza sulle donne: cronachismo e conseguenze) fanno di La vita possibile un lavoro dotato di intrinseche qualità cinematografiche. Una generale… leggi tutto
Dopo aver assistito ai ripetuti e violentissimi alterchi tra i genitori il giovane romano Valerio (Pittorino) e' costretto a seguire la mamma ( Buy) a Torino in casa dell'amica Carla ( Golino) attrice di scarsa qualita'.La situazione tendera' a precipitare.Il regista Ivano de Matteo (solitamente martoriato dalla critica) non ha intenzioni malvage a proporre temi attuali e importanti come…
Il cinema di Di Matteo è molto ambizioso (parlo delle tematiche che sceglie) e questo fin dalla sua opera d’esordio che fra tutte resta ancora la migliore. Tratta problematiche di stretta attualità ma ha il difetto di rendere le sue storie un po’ stereotipate e di realizzarle sì con estrema correttezza anche tecnica, ma senza guizzi… Il suo…
ANTEPRIME DALLA FRANCIA: "Appunti veloci e primo impatto sul cinema che ci precede, su quello che ci sfiora, o addirittura ci evita; film che attendiamo da… segue
Anna, maltrattata e malmenata dal marito, fugge da Roma insieme al figlio adolescente. I due riparano a Torino presso un'amica di lei, ricominciare tutto da zero sarà davvero arduo. Ma possibile.
Prosegue nella filmografia di Ivano De Matteo il racconto dell'Italia contemporanea, preda di un malessere sociale che sfocia in violenza, incomprensione, paura; quella della…
Questo film non ha avuto quel minimo di visibilità e successo che meritava, passando quasi inosservato, e a questo aggiungiamo che la critica ha nicchiato nel giudicarlo. Sì, per certi versi è un po' minimale e inconcludente, privo in buona parte di capacità di sintesi, tuttavia a me è piaciuto non poco per qulla sua atmosfera intima, discreta e raccolta,…
La famiglia, il suo disgregarsi quando i problemi economici che la assillano e ne minano l'integrità, l'educazione dei figli, protetti anche quando non ne hanno titolo; i valori dell'ideologia progressista e socialmente ispirata che si frantumano laddove dalla teoria ci si trova ad affrontare il cuore del problema, intervenendo per davvero. Ora il dramma della violenza sulle donne:…
Dopo aver subito l'ennesima raffica di violenza da suo marito, Anna (Buy) decide di lasciare Roma insieme al figlio tredicenne Valerio (Pittorino) per trasferirsi a Torino. Qui i due vengono ospitati da Carla (Golino), un'amica un po' svitata di Anna con ambizioni in campo teatrale. Anna dovrà ricominciare daccapo, trovando lavoro come donna delle pulizie in una grande azienda; Valerio…
Non i toni melanconici di una Torino autunnale ben fotografata (perlomeno negli esterni) né l'accentuazione musicale di struggenti note al piano né tanto meno la stringente materia di attualità (violenza sulle donne: cronachismo e conseguenze) fanno di La vita possibile un lavoro dotato di intrinseche qualità cinematografiche. Una generale…
L'elenco delle nuove uscite settimanali che pubblichiamo regolarmente il giovedì - giorno in cui si concentra in genere la maggior parte delle uscite - segue un ordine abbastanza preciso: si va infatti dal…
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Commenti (5) vedi tutti
Un po' semplicistico ma vedibile. E' importante che si pari del tema della violenza in famiglia.
commento di Artemisia1593Film visionabile ma mi sono chiesto : "Ma poi alla fine con la Bella Prostituta,dov'è / com'è andata a finire ??"". Comunque un Film semplice ,un pò lento ma nonostante qualche parte semplicistica direi che lo si può salvare.voto.6.
commento di chribio1La furbizia di cavalcare l'onda delle cronache non è supportata da soggetto, sceneggiatura e attori insufficenti tranne l' ottima Golino.
commento di marco biPur mancando di ritmo,De Matteo non difetta di sincerita', proponendoci temi come la violenza sulle donne e il femminicidio,retorico ma si puo' vedere.
leggi la recensione completa di ezioLa materia c'è, scottante come sempre nei film di De Matteo, gli interpreti ancora di più, in un film soffocato da troppa ansia narrativa, troppa impulsività o incapacità di trattenersi, quando a volte sarebbe semmai opportuno limitarsi a lasciare indizi atti a nutrire l'immaginazione o a farci intuire sviluppi qui pedantemente sottolineati.
leggi la recensione completa di alan smithee