Regia di Anthony DiBlasi vedi scheda film
Fiacco e del tutto anonimo slasher del regista Anthony DeBlasi, che prende un'idea di partenza dal discreto potenziale e la trasforma nella fiera dei luoghi comuni e della noia, contornata da effetti mediocri.
La notte tra Venerdì e Sabato non avevo proprio voglia di dormire, così sono andato su Netflix e ho cercato qualcosa da vedere. Tra alcuni degli ultimi film inseriti risultava Most Likely to Die, film horror del 2015 diretto da Anthony DiBlasi (regista nel 2009 dell'interessante Dread) e appartenente al sottogenere slasher.
Ho deciso dunque di fare un tentativo, anche se le recensioni erano tutt'altro che positive.
Alla fine siamo sugli standard del solito slasher da due soldi....insomma fa parecchio schifo.
La storia aveva un'idea potenzialmente carina, ma il tutto è davvero mediocrissimo.
Attori pessimi, che interpretano personaggi ultra-piatti e privi di carisma.
Dialoghi insignificanti, interessanti e consistenti quanto ciò che è scritto su uno scontrino del supermercato.
Storia decisamente prevedibile, con un killer che si capisce a 3/4 di film (oltre che ad avere un movente veramente allucinante), farcita di luoghi comuni tra i più variegati del genere.
Parecchio piatta la regia di DeBlasi (e dire che in alcuni suoi precedenti, come il già citato Dread non mi sembrava un regista scarso).
Effetti gore e splatter decisamente rivedibili.
Sonoro anonimo.
Suspance pressoché inesistente.
Che altro dire? Pessimo sotto tutti i punti di vista.
Potrei anche dargli 0, ma alla fine non ha cose oscene ad un livello particolare come altri suoi "cugini".
Voto: 1/10.
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