Regia di Elisabetta Sgarbi vedi scheda film
33 ° TFF - CONCORSO
L'emigrazione ed i miraggi di una vita meno grama. La vita di tre donne rumene, che avevano trovato sistemazione in Italia come badanti, viene rimessa in discussione come capita in tutti quei casi in cui l'assistito, anziano per definizione, lascia per sempre questo mondo.
Ecco che tutta una nuova vita impostata a fatica verso una strada meno in salita, finisce per dissolversi e costringere le tre donne a trovare una soluzione, accettando quello che capita nel contesto di una economia che non fornisce da anni più alcuna garanzia. "Tutta colpa di comunismo" si ripetono le donne, come in una rassicurante frase fatta che suona un po' come " si stava meglio quando si stava peggio ".
Elisabetta Sgarbi, alla sua terza prova in un lungometraggio, sceglie di percorrere nuovamente, e con una certa efficacia, la strada e lo stile, certo non nuovi, del docu-fiction, con attori non professionisti che interpretano loro stessi e recitano la loro vita e la condizione in cui si ritrovano costretti dalle circostanze.
Efficace e drammaticamente limpido.
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