Regia di Salvatore Samperi vedi scheda film
« Un uomo onesto, un uomo probo,
tralalalalla tralallaleru
s'innamorò perdutamente
d'una che non lo amava niente.»
La trama di Scandalo sembra una versione, a sessi rovesciati, della celebre Ballata dell'amore cieco di De André, con qualche punzecchiatura alla borghesia e qualche accenno all'uso del sesso come campo di battaglia per la lotta di classe. Tullio Kezich, non a torto, vide nel film di Samperi un'operazione non dissimile dal Servo di Joseph Losey, ma senza alle spalle il romanzo di Robin Maugham, senza la sceneggiatura di Harold Pinter e senza la regia di Losey.
Qui in un'ambientazione francese, che non ha altro motivo che non il riferimento al Radiguet del Diavolo in corpo, pur con tutto il rispetto per Lisa Gastoni, che si mette in gioco con grande coraggio e si potrebbe dire temerarietà, regna un samperiano senso di noia.
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