Regia di Ron Howard vedi scheda film
Onestissimo e invidiabile film d’azione fra il catastrofico e il thriller, uno dei maggiori pregi di “Backdraft” (“Fiamma di ritorno”, molto più bello come titolo) è quello di non perdersi in eccessivi exploit retorici, concentrandosi invece sulla trama, una perfetta commistione di generi che riesce a coniugare l’alta tensione della detective story con il catastrofismo e con l’azione stile poliziesco, merito anche degli interpreti (non certo di Baldwin, quanto di Russell, Glenn, Sutherland e, naturalmente, di Bob De Niro!). La regia di Howard è classica, riesce bene a rispondere alle esigenze delle diverse situazioni (spettacolarità mai eccessiva durante gli incendi, scene d’azione compatte e affascinanti) mantenendo fieramente alta la bandiera dell’artigianato hollywoodiano. Soprattutto, raggiunge la sua punta più alta nella caratterizzazione del fuoco. Non è solo l’elemento da soffocare, bensì il vero e proprio nemico da distruggere il vero “assassino” che ha ormai conquistato il pompiere John Arcoxx, conducendolo alla follia. Un altro pregio è comunque quello di narrare gli eventi da due punti di vista differenti. Così, se da un lato seguiamo l’indagine di Brian alla ricerca dell’assassino, dall’altra assistiamo alla vicenda sotto gli occhi di Stephen. Non è, in verità, un montaggio veramente efficace, però riesce a variare e a non far diventare monotono il racconto. Niente da dire riguardo al cast e agli effetti speciali, all’altezza della vicenda. E neppure alla regia. Ma la maggiore vetta rimane il fuoco, assolutamente. Un cult eccezionale degli anni ’90, spensierato e divertente (che gli autori di “Squadra 49”, con la scusa dell’11 settembre, volessero provare a bissarne il successo? Obbiettivo fallito su tutta la linea!) Voto: 8-.
Complessa, ma mai banale e, soprattutto, che affronta più generi senza rallentamenti. In più la rappresentazione dei legami fra i due fratelli non risulta mai banale.
Hans ZImmer punta su uno stile retorico per decantare l’eroismo dei vigili del fuoco. A differenza di “Squadra 49”, però, evita assolutamente di cadere nel banale. Funzionale e corretta, non un capolavoro.
Un ruolo indimenticabile e bellissimo, interpretato alla perfezione.
Eccellente, uno dei migliori attori d’azione d’America.
L’unica nota stonata del film: inespressivo e poco carismatico. Un attoraccio, veramente!
Se la cava veramente molto bene!
Classica, Howard riesce però ad adattare la propria mano alle variazioni di tema con disinvoltura esemplare. Alcuni tratti, poi, raggiungono livelli molto alti.
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