Espandi menu
cerca
Una

Regia di Benedict Andrews vedi scheda film

Recensioni

L'autore

pazuzu

pazuzu

Iscritto dal 2 luglio 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 100
  • Post 4
  • Recensioni 498
  • Playlist 13
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Una

di pazuzu
7 stelle

 

Dopo una notte passata in un night club, a ballare e a scopare con uno sconosciuto, Una si alza, fa la doccia e poi guarda per l'ennesima volta la faccia del cinquantenne Ray su un ritaglio di giornale che ha con sé da un po'. A quindici anni di distanza, pensa sia giunto il momento di tornarlo a trovare. Ora lei ne ha ventotto, ma da allora è rimasta emotivamente in sospeso: dorme ancora nel letto singolo a casa di mamma, impantanata nel ricordo di quella storia, che si concluse con lui in carcere per quattro anni e lei a piangere augurandosi il suo ritorno. Scoperta la sua professione (è responsabile del personale per una società) si reca direttamente sul posto di lavoro con in testa, a girarle, tante domande cui solo lui può dare risposta: perché mi hai abbandonata? sono stata l'unica? è stato solo abuso, o c'era amore?

 

 

Dopo quindici anni da regista di teatro, Benedict Andrews ha deciso di fare il salto portando al cinema la pièce Blackbird, di David Harrower: titolo, Una; protagonisti, l'ascendente Rooney Mara, fantasmatica e tirata il giusto per trasmettere al tempo stesso la vulnerabilità e la rabbia di Una, e l'indecifrabile Ben Mendelsohn, strepitoso in una prova misurata in ogni dettaglio per dare corpo allo stordimento di Ray. Il tema è quello, spinosissimo, della pedofilia, il punto di vista quello della vittima: vittima di un abuso avvenuto in passato, mai dimenticato ma mai nemmeno vissuto come tale. Nella sua testa di tredicenne, Una stava facendo l'amore, e non riesce più a restare senza sapere se per lui valeva lo stesso, se lo ha fatto anche con altre, o se lo fa ancora oggi, se è sposato, se ha figlie, e se lo fa anche con loro.
Prediligendo spazi bui ed inducendo un'atmosfera tagliente, Andrews si incolla ai protagonisti - che si estraniano dal mondo per entrare in una loro bolla e lì dentro confrontarsi - e, pur flirtando pericolosamente con la morbosità, conduce fino in fondo, con padronanza di mezzi e idee chiare, un film torbido, sospeso e scioccante.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati