Regia di Haifaa Al-Mansour vedi scheda film
A dirigere Mary Shelley è Haifaa Al Mansour, regista e sceneggiatrice araba. Haifaa Al Mansour è nota per essere la prima regista donna proveniente dall'Arabia Saudita. Considerata una delle figure cinematografiche più rilevanti del mondo medio-orientale, ha studiato letteratura comparata all'università americana a Cairo, in Egitto, e ha completato gli studi con un master all'università di Sidney. Nel 2005 il successo del suo documentario Women Without Shadows ha influenzato una nuova ondata di cineasti e ha riportato il cinema sulle pagine dei giornali della sua nazione, spaccando l'opinione pubblica in due. Il suo primo lungometraggio di finzione, La bicicletta verde, è stato presentato al Festival di Venezia 2012 e ha destato non poche polemiche nel mondo arabo per come, rompendo dei tabù, dipinge le vite (recluse) delle donne saudite.
In Mary Shelley, suo primo progetto in lingua inglese, Haifaa Al Mansour dirige un manipolo di giovani attori impegnati in personaggi realmente esistiti. L'intera storia ruota fondamentalmente intorno alle relazioni che si vengono a creare tra i quattro personaggi principali: Mary, Percy, Claire e Lord Byron.
Mary Shelley ha il volto di Elle Fanning, la protagonista di The Neon Demon e Maleficent. "Interpretare Mary Shelley è stata un'enorme responsabilità. Si trattava di mettere in scena una scrittrice dalle mille sfaccettature che stava attraversando uno dei momenti più cruciali della sua vita, un momento in cui il suo passaggio da ragazza a donna coincideva con la creazione di uno dei romanzi più iconici della fantascienza. Mary, inoltre, era chiamata in quel frangente a liberarsi dall'ombra della sua famiglia per capire chi era e a lasciare prevalere il suo spirito libero", ha sottolineato l'attrice.
Percy Shelley, il poeta romantico con cui Mary vive una tormentata passione, è interpretato da Douglas Booth, visto in Noah e Jupiter - Il destino dell'universo. "Non conoscevo molto su Shelley e sulla sua vita. Quando ho cominciato le mie ricerche sul personaggio, sono rimasto colpito dall'attualità della sua poesia e dal suo essere fondamentalmente un anarchico, quasi rivoluzionario. La sua personalità era molto complessa e, come evidenzia il film, alcuni aspetti del suo carattere erano magnifici mentre altri devastavano le persone che lo circondavano. Visto male dalla sua famiglia, dai creditori e dal padre delle sorelle Godwin, Percy aveva i suoi maggiori nemici nei demoni interiori che lo attanagliavano costantemente e nel suo desiderio di vivere una vita fuori dalle convenzioni", ha evidenziato Booth.
In fuga, Mary e Percy trovano ospitalità a Villa Diodati, la casa sul lago di Ginevra affittata dal poeta Lord Byron, portato in scena da Tom Sturridge. "La figura di Lord Byron è sorprendente. Sempre al verde ma coraggioso, imprevedibile ed appassionato, era ben lontano dall'essere quel giovane bello e disinvolto che vorrebbe la leggenda metropolitana. Nel rileggere alcune biografie, ho realizzato che il suo tratto più distintivo era di gran lunga l'eccentricità", ha dichiarato l'attore a proposito del suo personaggio.
Scappando di casa, Mary porta con se la sorellastra Claire, supportata da Bel Powley: "Claire e Mary sono state due donne incredibilmente avanti rispetto alla loro età e ai tempi in cui vivevano. Da attrice, è molto interessante interpretare un personaggio del XIX secolo che si comporta come uno di oggi".
Il cast principale di Mary Shelley è poi completato dagli attori Ben Hardy (è John Polidori, scapestrato scrittore e medico), Maisie Williams (è Isabel Baxter, amica di Mary), Joanne Froggatt (è Mary Jane Clairmont, la madre di Claire) e Stephen Dillane (è William Godwin, il padre di Mary e Claire).