Regia di Luc Besson vedi scheda film
Velocizzazioni e virtuosismi virtuali da videogioco, archi di trionfo cromatici in esplosioni stellari di luce, realtà parallele manipolate, mercati olografici in scenari desertici, mutazioni di corpi in palcoscenici performativi, profondità digitali in cadute libere anti gravitazionali, paradisi perduti fra le perle di un popolo, avatar e guerre cosmiche, stazioni orbitanti come porti di conoscenza, le mutazioni, gli ibridi, i corpi umani sul punto di scomparire definitivamente, cosa rimane del cinema e dell’immagine? Evoluzioni cinetiche, nuove dimensioni oltre le normali percezioni spazio temporali, turbini di colori psichedelici, narrazioni fluide catturate dallo scorrere degli eventi, l’universo della libera finzione fumettistica sembra infinito nel suo moltiplicarsi in invenzioni visive, quali sentimenti, quale amore si nasconde nelle profondità dell’universo? Il ripetersi violento di finalità distruttive, giochi di grida e dolore, le bianche spiagge di un’allucinazione solare, le missioni da compiere, quelle da trasformare in sequenze di ludico stupore.
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