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Valerian e la città dei Mille Pianeti

Regia di Luc Besson vedi scheda film

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La recensione su Valerian e la città dei Mille Pianeti

di IlGranCinematografo
6 stelle

Un universo fantastico poliedrico, variopinto e di fascino intrigante; ma anche, purtroppo, bulimico e soverchiante sul piano visivo.

 

Il sogno di una vita divenuto realtà: ebbene sì, perché Luc Besson desiderava da tempo immemore di trasformare in un film il fumetto di science fiction avventurosa che amava da ragazzino, ma si era riservato di attendere che i progressi nel campo della tecnologia cinematografica potessero assisterlo al meglio in quest'impresa. Anche complice il budget francese più sostanzioso mai stanziato (attorno ai duecento milioni di euro; che alla fine, nei fatti, si sono dimostrati un titanico azzardo, visto il cocente flop mondiale), il regista si ritrova nelle condizioni di sentirsi pienamente libero di volteggiare a mezz'aria con la propria immaginazione, che grazie a un'effettistica digitale fenomenale può davvero sfogarsi a briglia sciolta, rifluendo in un universo fantastico poliedrico, variopinto e di fascino intrigante; ma anche, purtroppo, bulimico e soverchiante sul piano visivo e continuamente alla mercé di altri mondi di finzione (Star WarsGuida galattica per autostoppisti, Avatar, Guardiani della Galassia) che a loro volta, per paradosso, attinsero parecchi dei loro elementi distintivi da quelle stesse vignette che Besson adorava (i due protagonisti, ad esempio, battibeccano amorosamente come Ian e Leila). Ma il tempismo, si sa, è tutto (specie al cinema): chi arriva prima viene percepito a priori come più originale. Seppure senza colpa, Besson arriva ultimo e paga caro il peso dell'immaginario. Inoltre, il medesimo sovraccarico che si ravvisa in sede estetica lo si ritrova in una narrazione (curata dallo stesso regista) per lo più squilibrata e accumulatoria, con troppi personaggi convolti, un ritmo in affanno e una durata in eccedenza. Tuttavia, la speranza nella costruzione futura di una convivenza pacifica tra popoli culturalmente distanti conquista per il suo ottimismo propositivo. Gli emergenti Dane DeHaan e Cara Delevingne se la cavano bene, ma i loro ruoli avrebbero probabilmente richiesto un diverso casting, con attori un po' più adulti. Comunque strepitoso il personaggio di sensuale e malinconica artista di burlesque affidato a Rihanna, sfruttato biecamente da un pittoresco Ethan Hawke. Fugace comparsata iniziale di Rutger Hauer.

I sottofondi musicali sono a firma di Alexandre Desplat. Le note di Space Oddity di David Bowie si sposano a un incipit sfolgorante.

Voto: 6 — Film DISCRETO

VISTO al CINEMA

 

Cara Delevingne, Dane DeHaan

Valerian e la città dei Mille Pianeti (2017): Cara Delevingne, Dane DeHaan

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