Regia di Max Ferro vedi scheda film
Sciaguratissimo noir torinese prodotto dalla Blue Screen Film, piccolissima casa di produzione cinetelevisiva con sede nel capoluogo piemontese e gestita da Massimiliano Ferro, qui anche in veste di regista. Vicenda che ruota intorno a una misteriosa valigetta, cui il contenuto, per gran parte del film, non viene rivelato (un po' come in RONIN di John Frankeneimer) e che fa gola a una gran quantità di loschi individui, tra cui due killer tanto giovani quanto determinati e sanguinari. Questo LA PROMESSA DEL SICARIO, causa anche un budget veramente disgraziatissimo, e' una pellicola diretta e interpretata con uno stile al limite del dilettantesco e dell'amatoriale. A tratti mi ha fatto venire in mente certe pellicole hard italiane, quelle per così dire "ambiziose", cioè che oltre a mostrare amplessi espliciti, avevano anche uno straccio di trama. Non mi stupirei se lo stesso cast, o comunque parte di esso, provenisse da quegli ambienti. Sceneggiatura elementare ed improvvisata (ci si sono messi addirittura in quattro), che sembra esser stata scritta tra una scena girata e l'altra. Scazzottate e sparatorie che scivolano ridicolamente nel parodistico involontario e personaggi privati di qualsiasi approfondimento psicologico, anche il più elementare. Unico spiraglio di luce, la partecipazione straordinaria dell'ormai ottantenne George Hilton, piccolo divo del cinema di genere italiano degli anni 60' e 70', qui nella parte di uno spietato narcotrafficante sudamericano. Forse aveva un disperato bisogno di soldi o semplicemente la voglia di farsi quattro ghignate. Mezzo voto in più giusto perché mi fa una gran tenerezza.
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