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La confessione di un marito

Regia di Michelle Mower vedi scheda film

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La recensione su La confessione di un marito

di Furetto60
4 stelle

Film mediocre, senza infamia e senza lode.

Evan Tanner è un pastore e anche un  predicatore di successo, compare in una TV locale per condurre un popolare talk show radiofonico, in cui elargisce consigli spirituali e morali, a coloro che in situazioni di disagio, lo chiamano per un consiglio ed ha scritto un libro sulla famiglia e sulla fede, che ha necessità di promuovere. E’ felicemente sposato con Lauren e ha una figlia, Sarah. Dopo il misterioso suicidio della cognata, Evan e la moglie sono diventati tutori legali e affidatari della ribelle nipote diciassettenne Jamie, ragazza scapestrata e problematica, che spesso si mette nei guai con la giustizia, arrestata due volte, in conflitto perenne con la  coetanea Tinsey, malefica e viziata figlia, del suo sordido datore di lavoro,Bill Traggert,alla quale la nipote ha sottratto il fidanzato. Inoltre è vessato da costui, che gli ha imposto un contratto capestro, in più irrompe nella sua già complicata vita, un figlio nato da una breve relazione extraconiugale, che risale a tanti anni addietro, del quale ignorava l’esistenza, che lo avvicina con discrezione, allorquando la madre è in fin di vita, colpita da un cancro incurabile. All’apice del successo, Evan sente il terreno franargli sotto i piedi, il suo ignobile capo venuto a conoscenza del figlio illegittimo, lo ricatta vichiaccamente,la  sua posizione professionale diventa delicata e a rischio, oltretutto Jamie scompare, in realtà assassinata barbaramente dopo un furioso alterco con la sua nemica giurata, Tinsey, Ella, con l’ausilio dello spregevole e arrogante padre Bill e di una madre che non è da meno, supportata dal costoso avvocato di famiglia, all’inizio riesce ad allontanare i sospetti, Traggert oltre ad essere il capo di Evan è anche un magnate potente, con molte conoscenze ai piani alti. Tuttavia in virtù della tenacia e dello spirito di osservazione di una brava detective e grazie all’onestà e al coraggio di Evan che in diretta radiofonica spiffera tutto, le sue mancanze, le bugie alla moglie, ma anche il disgustoso ricatto di cui è stato vittima, alla fine il cerchio si chiude. Tinsey viene assicurata alla giustizia, ritorna la pace nella famiglia di Evan, che può piangere con serenità la perdita di Jamie. Racconto scolastico privo di qualsiasi mordente, Il carattere dei personaggi è tagliato con l’accetta. I cattivi, sono di una perfidia senza fine, i buoni sono da aureola sul capo. Prevedibile e inutile.

 

 

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