Regia di Andrea Molaioli vedi scheda film
Un ragazzino romano con la fissa per lo skate mette incinta la fidanzatina: ha 16 anni, come li aveva sua madre, che diventerà nonna a 32, quando nacque lui.
Difficile credere che si tratti dello stesso Andrea Molaioli che ha diretto La ragazza del lago (2007) e Il gioiellino (2011), un autore ambizioso e preparato che gira di rado, solo quando evidentemente messo in condizione di fare del suo meglio: Slam - Tutto per una ragazza mostra la sua fragilità fin dal titolo, non più invitante di quello di una banale commediola adolescenziale. Fortunatamente nella pellicola c'è di più di questo, ma sfortunatamente non troppo: la sceneggiatura che il regista firma insieme a Ludovica Rampoldi e Francesco Bruno, tratta da un romanzo (Slam) di Nick Hornby, tenta di indagare fra problematiche giovanili e psicologie immature degli adulti per dimostrare quanto i ragazzini possano avere - oggi, ma non solo - la testa sulle spalle più salda dei loro genitori. Il risultato è un film compiuto esteticamente, ma contenutisticamente discutibile, nè del tutto leggero (la maternità/paternità prematura, la mancanza di comunicazione genitori-figli), nè del tutto drammatico (c'è tanta voglia di evasione: lo skate, le pomiciate, la spensieratezza dei sedici anni), che si arena contro lo scoglio della 'scena madre', del fulcro narrativo (la ragazzina che rimane incinta) e fatica a rialzarsi da lì in avanti. Anche l'espediente della voce off in inglese (sottotitolato) dello skater Tony Hawk non pare funzionare. Peccato. Più dei modesti protagonisti centrali Ludovico Tersigni e Barbara Ramella - sono giovani, si (ri)faranno - sulla locandina svettano senz'altro Jasmine Trinca e Luca Marinelli, presumibilmente entrambi al primo ruolo di genitori di adolescenti; nel cast anche Fiorenza Tessari, Fausto Maria Sciarappa e Lidia Vitale. La voce di Tony Hawk è quella di Tony Hawk. 3/10.
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