Trama
Samuele è un ragazzo di sedici anni con una grande passione per lo skateboard e coltiva un'amicizia tutta immaginaria con il suo eroe, Tony Hawk, il più grande skater di tutti i tempi. Sam vorrebbe andare all'università, viaggiare, magari vivere in California. Vorrebbe soprattutto essere il primo della sua famiglia a non inciampare nell'errore di diventare genitore a sedici anni, come è capitato a sua mamma e a sua nonna. Ma è difficile sfuggire al singolare destino della sua famiglia.
Approfondimento
SLAM - TUTTO PER UNA RAGAZZA: DA UN BEST SELLER DI NICK HORNBY
Diretto da Andrea Molaioli e sceneggiato dallo stesso con Francesco Bruni e Ludovica Rampoldi, Slam - Tutto per una ragazza racconta la storia del sedicenne Samuele, grande appassionato di skateboard che trascorre le sue giornate con gli amici tra salti, evoluzioni e cadute. Sam, inoltre, coltiva un'amicizia tutta immaginaria con il suo eroe, Tony Hawk, il più grande skater di tutti i tempi, e vorrebbe andare all'università, viaggiare e magari trasferirsi a vivere in California. Il suo desiderio maggiore è però quello di essere il primo componente della sua famiglia a sfuggire a un destino che vuole tutti genitori a sedici anni, sorte toccata a sua mamma e a sua nonna. Ma si sa: il destino è beffardo e presto sulla strada di Samuele si palesa Alice, una meravigliosa coetanea che rappresenta tutto ciò che desidera ma anche ciò che vorrebbe evitare a ogni costo.
Con la direzione della fotografia di Daria D'Antonio, le scenografie di Alessandra Mura, i costumi di Massimo Cantini Parrini e le musiche originali composte da Teho Teardo, Slam - Tutto per una ragazza è tratto da Tutto per una ragazza, romanzo di Nick Hornby. A spiegare le ragioni dell'adattamento sono le parole dello stesso regista: "Da tempo avevo voglia di affrontare un soggetto che forse rappresenta quasi per ogni narratore un momento prima o poi ineludibile: l'adolescenza. In questo senso, il romanzo Tutto per una ragazza (Slam) di Nick Hornby mi è sembrato una straordinaria occasione. Un'eccezionale opportunità.
Mi ha subito affascinato, infatti, la possibilità di poter raccontare le vicende di due ragazzi che non hanno vissuto drammi pregressi. Non siamo in territori socialmente disagiati e discriminanti che in qualche modo segnano e alterano qualsiasi possibile avvenire. Siamo piuttosto in un universo “normale” con ragazzi che, seppure tutt'altro che spensierati, ragionano sul loro presente e sul loro futuro e che, almeno in apparenza, lo possono fare avendo libertà, speranze e opportunità. Ed è proprio in questo contesto che mi è sembrato interessante poter mettere in scena tutta la complessità, la confusione e la potenza che attribuiamo all'età adolescenziale. In questo racconto poi sono gli adolescenti che prendono le decisioni, che si assumono le responsabilità. Sono loro che, in modo certamente scomposto ma sempre determinato, si ribellano all'apatia dentro alla quale paiono essere relegati e al mondo adulto che li critica forse per continuare a celebrare se stesso.
L'adolescenza porta, infatti, con sé l’unicità di quel momento della vita in cui tutto deve ancora accadere, in cui possiamo sbagliare, cambiare idea e sbagliare di nuovo. Così è anche per i protagonisti del mio film finché la prospettiva di un figlio in arrivo non li mette di fronte all'imprevisto. Questo film racconta di come la scelta di un'assunzione di responsabilità possa diventare la più coraggiosa scommessa di libertà".
Curiosità
Slam - Tutto per una ragazza conta sulla voce e sulla presenza (anche se solo evocata) di Tony Hawk. Hawk, forse il più grande skater al mondo, è l'idolo di tutti gli appassionati di skate. Inventore di spettacolari trick (evoluzioni acrobatiche) come l'impossibile 900 (un'evoluzione che prevede un salto con due rotazioni e mezza in aria, eseguita la prima volta agli X Games del 1999 a San Francisco), ha raccontato la sua storia nell'autobiografia Hawk: Occupation Skaterboarder, pubblicata in Italia da Salani con il titolo Hawk. Professione: skater.
Così si esprime Tony Hawk nella postfazione all'edizione italiana del libro: "Più lo skateboarding cambia, più rimane uguale a se stesso... La popolarità dei diversi stili e delle varie discipline va e viene, ma l'unica cosa che si può dire vera, riguardo allo skateboard e agli skater, è quella che mi sforzo di ottenere in ogni progetto che intraprendo: l'autenticità … E sono felice di confermare che, nei questionari, alla voce ‘professione’ scrivo ancora skater".
Slam - Tutto per una ragazzo ha nei suoi dialoghi tanti termini che si riferiscono allo skateboarding, a cominciare proprio dallo "slam" del titolo, che indica una caduta rovinosa al termine di un'evoluzione acrobatica.
Ennesimo romanzo di Hornby che viene trasposto sul grande schermo, Slam - Tutto per una ragazza è il secondo realizzato da una produzione italiana. I precedenti sono stati gli anglofoni Febbre a 90°, Alta fedeltà, About a Boy, Non buttiamoci giù, e Brooklyn, e l'italiano È nata una star?.
Il cast
A dirigere Slam - Tutto per una ragazza è Andrea Molaioli, che iniziato come aiuto regista, lavorando con alcuni tra i più importanti registi italiani come Nanni Moretti, Carlo Mazzacurati, Daniele Luchetti. Nel 2007 il suo film d'esordio La ragazza del lago è stato presentato alla Mostra Internazionale del Cinema… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (6) vedi tutti
Senza lode ne infamia e qualche volta ci scappa anche una risata. Tersigni dovrebbe fare un corso di dizione.
commento di gruvierazParte bene per poi confondere lo spettatore, tra sogno e realtà si finisce col dimenticare la morale della storia. Buona la recitazione
commento di ferniFilm piacevole sceneggiato bene tra l’altro da Francesco Bruni, da evidenziare la freschezza e bravura di Barbara Ramella qui al suo esordio.
commento di claudio1959non è un capolavoro , come film è discreto perchè le situazioni sono abbastanza reali , ma nulla di piu
commento di Utente rimosso (arwen88)Come Film giovanilistico c'è qualcosa di meglio in giro ... ! voto.4.
commento di chribio1se il cinema e' finzione....qua e' finzione pura,una descrizione di responsabilita' giovanile ai livelli piu' bassi,accompagnata da una sceneggiatura di una confusione rara,davvero brutto e irreale...ecco irreale e' la parola piu' giusta.Voto 1.5
commento di ezio